AIDONE: RENZO EVOLA: “LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA DELL’EDITORIALISTA DEL CORSERA GIAN ANTONIO STELLA SU AIDONE ED IL RIENTRO DELLA VENERE”.

Renzo Evola, Presidente dell’Associazione aidonese “Herbita” di Catania, ci scrive: Ci voleva un giornalista del Corsera per venire a scoprire le carte in Aidone e denunciare una situazione locale d’impasse, allarmante e preoccupante nello stesso tempo che fa presagire poco o nulla di buono. Alle chiacchiere e scontri epistolari tra Gian Antonio Stella e le reazioni locali del Presidente Comitato Pro Venere, Lorenzo Calcagno ed il Presidente del Consiglio comunale Pino di Franco, dovrebbero seguire dei fatti e delle iniziative concrete che purtroppo non esistono e sussistono ed attese dai cittadini aidonesi. Nel premettere che l’indole originaria e tramandata nei secoli dell’aidonese è quella di una spiccata caratteristica campanilistica di difendere il proprio paese comunque, doveva essere, intanto, il Sindaco di Aidone ad esercitare questa funzione e non altri. Con la massima obbiettività, Stella ha intercettato bene la preoccupante e pregiudizievole realtà attuale, le varie verità che incombono sul paese e che nessuno può negare. I palesi ritardi, le lentezze del Comune, che sì sta facendo di tutto ma proprio di tutto per non meritarsi quella meravigliosa statua; pomposi comitati paritetici, riunioni su riunioni, diverse audizioni nell’aula consiliare del Comune, ma mai un parcheggio nuovo, non l’asfalto in una strada (vedi deviazione SS.288) e non un sito internet.

In proposito, non si parla più dell’ipotizzato parcheggio dei pullman dei turisti e visitatori in Piazza Cordova, delle guide turistiche, un comitato Pro Venere non calcolato e tenuto senza la benché minima considerazione dall’amministrazione comunale, già varata dalla stessa e ora in rotta di collisione politica, un comitato tecnico scientifico soltanto

sulla carta, immobile e per nulla operativo, mai un intervento dell’amministrazione comunale,
Sindaco in testa, sulla battaglia che vado conducendo su tutti i fronti per l’annosa intransitabilità della deviazione della SS.288 Catania – Aidone, malgrado decine e decine di fax inviati al Sindaco di Aidone che forse, mi viene riferito, puntualmente cestina e nemmeno legge..

Altre pesanti dichiarazioni provengono da una giornalista del posto ove, sostiene, “a pochi giorni dall’arrivo della Venere, l’unico cantiere aperto trovasi al museo, per il resto, assoluto silenzio; la popolazione assiste con trepidazione e perplessità a questa cronica inerzia ed inisipente inattività da parte di tutti gli organi preposti – Comune, Provincia, Regione.”

Ed a ragione, un noto ristoratore del paese ha dichiarato, recentemente, a RAI TRE che per poter vedere in Aidone turisti e visitatori abbiamo aspettato l’arrivo degli Acroliti, poi l’arrivo degli Argenti, ma non si è visto nessuno e sicuramente sarà così anche dopo l’arrivo della Venere.
Prospettive veramente rosee per Aidone.

Questo è tutto ciò che voleva intendere dire il giornalista del Corsera che ha provocato l’apertura delle danze delle polemiche e risposte.

Quanto sopra, lo sostiene l’Assessore provinciale Maurizio Campo quando parla di un’accoglienza della Venere unitariamente preparata, invitando Aidone ad evitare inammissibili ed esasperati protagonismi individuali o di gruppo, né distruttivi e devianti interventi di spettacolarizzazione culturale e strumentalizzazioni partitiche.
Si dichiara, ancora, d’accordo il Vice Presidente del Consiglio comunale di Aidone Giuseppe Calcagno Spadaro e gli interrogativi sono gravi: quali programmi, quali proposte, perché tutto questo silenzio sull’imminente rientro della Venere, facendo riferimento anche, ai disastrosi collegamenti viari e concludendo che l’amministrazione comunale ha il dovere istituzionale di dare risposte alla cittadinanza.

Si deve ammettere che il giornalista del Corsera ha molto esageratamente calcato la mano definendo Aidone “borgo fuori dal mondo, sperduto e isolato paesino dei Monti Erei”, pur non avendolo visitato mai e qui ha torto marcio.

E sicuramente ha tralasciato volutamente di decantare le bellezze naturali e paesaggistiche di Aidone, con il suo meraviglioso parco archeologico di Morgantina, definita la “Pompei sicula”, il Museo con gli Acroliti e gli Argenti, il bugnato di S. Domenico, il Castellaccio, le chiese di origine arabo-normanna, il quartiere S. Giacomo che sembra un’ala di volatile e venendo da Catania, dalla Deviazione SS.288, la vista della diga Ogliastro-Don Sturzo ove si possono pescare i pesci d’acqua dolce, la vista della Piana di Catania con l’Etna sullo sfondo ecc..
E per questo ho invitato il collega Stella a venire a visitare Aidone per una smentita.

L’editorialista ha voluto mettere il dito nella piaga per effettuare uno sprone, un grido di allarme, un invito, una viva raccomandazione a tutela e a difesa degli interessi primari di Aidone perché chi dorme….non piglia pesci e chi ha delle potenzialità turistiche in mano non può permettersi il lusso di farsele sfuggire.

Renzo Evola