FUTURO E LIBERTÀ: “PAOLO GAROFALO IL PRIMO SINDACO “ PART TIME “ ELETTO DIRETTAMENTE DAL POPOLO”

Apprendo stamattina dalla stampa con grande stupore ed altrettanta preoccupazione che il nostro ” Primo cittadino” , il Dott. Paolo Garofalo, dal 1 marzo u.s., ha deciso di ritornare al suo amato lavoro catanese con la inevitabile conseguenza che il suo compito di Sindaco avverrà a mezzo servizio. Pur essendo perfettamente consapevole, come già ribadito in occasione della recente vicenda che ha visto protagonista il Sindaco su Facebook, che lo stesso è sicuramente libero di fare della sua vita ciò che meglio gli aggrada, tutto ciò ha un limite indiscutibile rappresentato dal fatto che Paolo Garofalo non è più, per volontà popolare, un cittadino qualunque; è il Sindaco di un Comune capoluogo quale è il nostro il cui delicato ruolo, proprio per gli innumerevoli e assai poco delegabili impegni che lo stesso racchiude, da sempre non è stato mai conciliabile con altro specie se l’altro è, nel caso specifico, rappresentato da un importante, impegnativo e fuori Enna lavoro quale è quello che il Sindaco svolge a Catania.
Il primo cittadino è colui che ogni giorno, ogni ora, in talune circostanze anche ogni istante, ha a che fare con la quotidianità dei problemi e delle esigenze dei nostri concittadini, molto spesso non procrastinabili nell’essere affrontati né tanto meno delegabili ad altri strettissimi collaboratori.
Ecco perché tralaltro diventa, a tal riguardo, assai poco conducente e, come tale, strumentale, il paragone, apparso oggi sulla stampa, tra Garofalo e Monaco solo perché quest’ultimo continua da sempre a svolgere, ogni mattina, il ruolo di Primario chirurgo in uno a quello di Presidente della Provincia.
E’ strumentale perché Monaco si occupa, come tutti sanno e spesso ne usufruiscono, di un bene sacrosanto dei cittadini della nostra Provincia qual è la salute e, come tale, a nient’altro paragonabile; è strumentale perché Monaco, quando è in Ospedale, rimane sempre a cinque minuti dal palazzo del Governo; è strumentale perché Monaco, a differenza di Garofalo, non è istituzionalmente chiamato, come invece il Sindaco, ad occuparsi della quotidianità e delle emergenze di una Città come la nostra la cui costante presenza diventa viceversa assolutamente opportuna se non obbligatoria.
E tralaltro una delle illuminate ed altruistiche motivazioni secondo la quale Garofalo se ne ritorna a Catania è che il part time del Sig. Sindaco consentirebbe di risparmiare sulle spese relative alla sua indennità come se questi verosimili 20.000 euro annui risparmiati ci potranno consentire di risollevare le asfittiche casse comunali !!!
Non è certo così Sig. Sindaco che si fa cassa; il risparmio si fa evitando che a Natale si sprechino quasi 500.000 euro quando si sa che di lì a breve l’assistenza domiciliare sarebbe stata bloccata per diverse settimane; quando si sa che sarebbe stato compromesso, in una Città dalle antiche ed insostituibili tradizioni religiose come le nostre, il contributo per i riti della Settimana Santa; quando si sa che il contributo comunale per il progetto già finanziatoci sulle bici elettriche non ci sarebbe più stato e gli esempi potrebbero abbondantemente continuare !!!
Perché il Sindaco tarda ancora a mettere in moto una sana e produttiva campagna di recupero di somme e risorse quale quella che si potrebbe viceversa innescare se consentisse  una volta per tutte al Consiglio comunale di stabilire le tariffe sui rifiuti solo se l’Amministrazione trasmettesse il piano gestionale dei rifiuti stessi? Cosa aspetta Garofalo ad esternalizzare alcuni servizi che potrebbero fare guadagno quali la gestione del teatro, di alcuni impianti sportivi, della galleria civica e del centro polifunzionale di via dello stadio ? cosa aspetta a censire una volta per tutte il patrimonio immobiliare onde dismettere alcuni beni alienabili ? Cosa aspetta a recuperare finalmente le somme derivanti dalle strisce blu, dai passi carrai e dalla pubblicità selvaggia il cui caos gestionale è sotto gli occhi di tutti ?
Ed il Sindaco vorrebbe affrontare tutte queste emergenze ritornando a fare il Funzionario regionale, peraltro lontano dal Palazzo di CIttà e con i 20.000 risparmiati dalla sua indennità ? affrontando i gravissimi problemi della nostra quotidianità nei giorni dispari o in quelli pari ? o forse nei giorni di sabato e domenica considerato che i dipendenti regionali il sabato in genere non lavorano ? o forse pensando che la sua assenza fisica, politica ed istituzionale possa essere sostituita dai circa 2.000 contatti che il Sindaco mantiene attraverso Facebook dimenticando che ad Enna ci sono altri 27.000 abitanti circa che pretendono giustamente un Sindaco che interloquisca tutti i giorni in carne ed ossa con la sua gente ?
E’ pur vero che questa Città si sente già orfana di Garofalo da mesi alla luce della indiscutibile assenza di tutta l’Amministrazione e con essa di suoi concreti atti amministrativi; la verità è che il Sindaco sta fuggendo dalla sua Città, dalla sua gente e dai tanti problemi che ognuno di noi, in quanto cittadino, vive quotidianamente; dinnanzi a reali ed oggettive difficoltà gestionali soprattutto di natura finanziaria ma ad altrettanta pochezza di idee e progetti, il Sindaco, piuttosto che stare saldamente ancorato al timone, lascia la barca in balia delle onde e decide di scendere, a giorni alterni, a riva o alla Playa visto che ritorna a Catania.
Mi chiedo in conclusione:  ma di questa sua impensabile, ingiustificabile ed irriguardosa decisione il Sindaco non avrebbe già potuto e dovuto onestamente mettere a parte i nostri Concittadini durante la campagna elettorale? Moltissimi  dei suoi fiduciosi e speranzosi elettori, soprattutto ad oggi i più traditi e cioè i più giovani, avrebbero dovuto sapere che stavano per eleggere un Sindaco part time !!!

 

Dante  Ferrari
Capogruppo Futuro e Libertà