Nonostante le rigide temperature, con zero gradi al Lago di Pergusa, ed i fiocchi di neve le reti della stazione di inanellamento all’alba di martedì sono state aperte dal prof. Natalino Cuti, della Stazione di Inanellamento dell’Università di Palermo, e dalla dott.ssa Rosa Termine, biologo dell’Università Kore di Enna, per poter studiare i volatili. Sono stati inanellati 35 individui appartenenti a diverse specie quali il Luì piccolo, il Saltimpalo, l’Usignolo di Fiume, il Cardellino, il Pettirosso e la Capinera. Nonostante il freddo, l’arrivo imminente della primavera è stato annunciato dal volteggiare di numerosi Balestrucci e Rondini, ai quali si sono aggregate anche due Rondini montane. Sia la Rondine che il Balestruccio sono uccelli migratori che, a marzo e a settembre, fanno la spola tra l’Africa e l’Europa e la cui partenza è determinata dal clima e dalla disponibilità di cibo; la Rondine, migratore diurno, per esempio arriva dal Sud Africa percorrendo circa 10.000 chilometri in sei settimane. Ma non sono stati i soli ad annunciare la primavera, infatti l’avvistamento di un Pollo sultano in cova sul suo nido (nella foto di Rosa Termine), già con le uova, ha destato molto interesse. Le uova verranno incubate sia dal maschio che dalla femmina per circa 25 giorni. Il Pollo sultano è presente a Pergusa ormai dal 2006; la sua crescita numerica aveva già fatto pensare alla sua nidificazione al Lago, ieri ciò è stato confermato e documentato (è la prima volta, dalla reintroduzione in Sicilia del 2000, che viene ripreso in cova). Sono stati diversi gli scatti fotografici che tra le canne, a debita distanza, lo hanno ripreso nella funzione di cova. La notizia è stata subito comunicata all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) del Ministero dell’Ambiente, il cui referente Dr. Alessandro Andreotti ha manifestato entusiasmo ed interesse poiché questa specie normalmente occupa le fasce altimetriche comprese tra 0 e 370 metri s.l.m.; la sua colonizzazione e addirittura nidificazione al lago di Pergusa che ha un’altimetria di circa 700 metri stabilisce un nuovo primato altimetrico europeo che i ricercatori stanno studiando nel dettaglio.
Le altre specie che si sono lasciate osservare sono: Folaghe, Tuffetti, Cormorani, Gabbiani reali, Mestoloni, Moriglioni, Germani reali, Falchi di palude. Inoltre, la presenza costante sin dall’autunno scorso di una coppia di Aironi cenerini fa pensare ad una loro possibile nidificazione (fuori dall’ordinario per la Sicilia), peraltro già avvenuta nel 2008.