Dopo le ultime vicende della sanità in provincia di Enna, non si può più restare in silenzio! E’ arrivato il momento, non più procrastinabile, di incominciare a lottare per la difesa del diritto alla salute nella nostra provincia! In ambito sanitario assistiamo, in quest’ultimo triennio, a una folle corsa al risparmio “tout court”, da parte del nostro Governo regionale che ha inventato sigle (UTAP, RSA, DEA,…) e strategie le quali funzionano solo sulla carta, magari di qualche libro contabile. Mi chiedo: “Come si può anteporre l’economia di bilancio al bene primario della salute dei propri cittadini amministrati?” Sono stati istituiti i PTA (Punti Territoriali di Assistenza) l a cui presenza avrebbe dovuto permettere di utilizzare gli ospedali del territorio solo per le acuzie, evitando così i ricoveri impropri. Ma che ce ne facciamo di PTA ed ospedali per acuzie ed urgenze quando poi vengono a mancare i requisiti minimi necessari per affrontare, in sicurezza, le varie emergenze? Sì perché, in campo medico, c’è un’enorme differenza, tra l’urgenza e l’emergenza!
Come spiegare, infatti, la mancanza di un’efficiente rianimazione in tutte quelle strutture sanitarie ennesi dove si svolgono prestazioni chirurgiche? E per di più, tale carenza si inquadra in un territorio provinciale caratterizzato da una rete viaria che rende decisamente difficili collegamenti e spostamenti, soprattutto nella sua zona nord!
In questo contesto, basta veramente poco, per trasformare un evento avverso imprevedibile in evento tragico!
Se il Governo regionale vuole perseguire la politica del risparmio a tutti i costi, mi chiedo ancora:
“Perché il Governatore Lombardo non incomincia ad eliminare tutti quei numerosi incarichi di consulenze, fino ad oggi affidati?”
Che senso hanno, infatti questi incarichi, quando la squadra del Governo regionale è composta esclusivamente da tecnici esperti e competenti? E tutto ciò comprensivo, anche, delle varie competenze professionali, già presenti nell’apparato burocratico regionale!
Tanti sono i problemi “taciuti”, piccoli e grandi, della nostra sanità ennese ma, certamente, non è più possibile accettare che esistano strutture sanitarie, nelle quali si effettuano prestazioni chirurgiche, prive di un reparto efficiente di rianimazione!
A proposito: “Ma che fine ha fatto il reparto di Anestesia-Rianimazione che, insieme all’UTIC, erano previsti all’ospedale “Basilotta” di Nicosia, come da Piano Aziendale dell’Asp 4 di Enna, alla voce DEA (Dipartimento Emergenza-Accettazione) – Dipartimenti Interdistrettuali?”
Non possiamo più permettere alla cronaca di trattare notizie di eventi, più o meno tragici, imputabili, in particolare, alla carenza dei reparti di Rianimazione nella nostra provincia!
Per questo, il sottoscritto e tutta quanta Forza del Sud provinciale, siamo prontissimi a fare la nostra buona battaglia politica affinché siano al più presto istituiti reparti di Rianimazione, almeno in tutte quelle strutture sanitarie provinciali nelle quali si effettuano prestazioni chirurgiche!
Dirigente Provinciale di Forza del Sud
Dott. Sergio Malfitano