DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE SANITARIE DEL COMUNE DI PIAZZA ARMERINA SULLA VICENDA DELL’OSPEDALE “CHIELLO”

L’Assessore Innocenzo di Carlo interviene sulle dichiarazioni apparse sulla stampa in merito alla chiusura del reparto di ostetricia dell’Ospedale “Chiello”: “Ci sono voluti due anni dalla riforma; consigli straordinari cittadini e nei comuni di distretto; manifestazioni come quella di Palermo; conferenze dei Sindaci; convegni sindacali provinciali; riunioni con sindacati e personale ospedaliero; raccolta di firme per promuovere un disegno di legge  e altro ancora perché il segretario del PD si accorgesse di un piano di riforma che sta mettendo in crisi la sanità provinciale e con essa il nostro ospedale. In realtà, ho l’impressione che questa presa di posizione nasca dall’intento, frutto di un vecchio modo di fare politica, di utilizzare strumentalmente il provvedimento del Direttore Generale dell’ASP che ha disposto la chiusura del reparto di ostetricia alla luce, purtroppo, dei fatti tragici accaduti all’ospedale di Leonforte. Quale migliore occasione per la ribalta. Stucchevole ed imprecisa la premessa, deciso invece il colpo a chi “avrebbe messo la testa sotto la sabbia”per non vedere il pericolo invece di combattere. Anche qui la strategia del dire e non dire, il tutto senza una proposta, un’ idea, un prospettiva.

Potrei continuare a descrivere tutta l’attività svolta dall’Amministrazione, dal Consiglio Comunale, da medici, infermieri, operatori sanitari, allievi della scuola infermieri e di tutti quei cittadini che hanno con il loro impegno dato sostegno a tutte le iniziative promosse.

E’ per il rispetto che devo soprattutto a loro che non posso permettere a nessuno e meno di altri a chi solo adesso timbra il cartellino di presenza, di alzare il dito per accusarci di indifferenza.

Mi rivolgo con lo stesso spirito al segretario dell’Unione sindacale di Base che forse è stato poco informato dal suo referente locale.

E’legittimo il dissenso, la polemica e anche il confronto duro ma non è più tollerabile una politica fatta di insinuazioni, di personalismi e propaganda a maggior ragione quando si parla di un problema come quello della sanità che ci coinvolge tutti senza distinzione di appartenenza politica.

Abbiamo sempre fatto proposte concrete, motivandone i contenuti, con il risultato di mantenere strutture e funzioni. Questo non significa eludere problemi e difficoltà che ricadono prioritariamente sul personale ne tantomeno non tenere conto di un fatto inaspettato e grave quale la chiusura dell’ostetricia su cui va fatta subito chiarezza. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente al Direttore Generale e indetto un consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali ospedaliere, al personale sanitario, ai comitati di quartiere, per confrontarci e trovare insieme la strada da percorrere.”