AGIRA. Alfonso Calandra, assessore comunale al bilancio, all’agricoltura e ai lavori pubblici, preferisce evitare sterili polemiche e decide di rispondere con i fatti alle critiche avanzate nei confronti del suo operato dai “dissidenti” Campione e Macchione. “Penso di essere stato attaccato senza meritarlo, ma non voglio rispondere con la stessa moneta – dice Calandra, da ormai un ventennio protagonista della politica locale, avendo rivestito già altre volte in passato il ruolo di assessore, ma anche quello di consigliere comunale – ritengo che le polemiche possano generare solo danni, voglio parlare solo del mio lavoro”. Calandra ci indica così le varie attività da lui svolte in questa prima fase di governo: “Tre interventi, uno di 70 mila euro, gli altri di 33 mila e di 20mila, per la manutenzione e la sistemazione di strade rurali di pertinenza comunale; impegnati 128 mila euro per i lavori di sistemazione della strada pedonale Palazzo dalla SS121 al quartiere Santa Maria; 75milaeuro per la realizzazione dei lavori di pavimentazione della via Indirizzo; si è dato il via ai lavori di manutenzione del tetto del palazzo comunale; 15mila euro per la fornitura di materiale di arredo urbano; 69mila euro per la realizzazione di interventi finalizzati alla posa di opere in ferro per la sicurezza dei pedoni e alla riparazione di tratti di strade, tombini e caditoie. Ho presentato ben 9 progetti di impianti fotovoltaici da realizzare nelle scuole e in altri edifici comunali e 2 progetti di efficientamento energetico, partecipando ai bandi POI e PESR; c’è ancora un nuovo contratto con l’Edison, che consente al Comune di risparmiare. Ricordo a chi non lo sapesse che sono stato io, insieme al sindaco, ad occuparmi dell’iter d’avvio del mercato contadino”. Ma il lavoro di Calandra non sarebbe finito qui: “Oltre a tutto ciò che rientra nelle mie competenze – dice infatti l’assessore – penso di essere stato spesso pronto a lavorare in favore della città, così come nell’organizzazione della sagra della cassatela, o in occasione dell’emergenza rifiuti, quando mi occupai personalmente di far rimuovere i cumuli di immondizia presenti in Via Largo Fiera per far svolgere regolarmente il mercato settimanale”. Questa la battuta conclusiva di Alfonso Calandra: “Se tutto ciò, in 9 mesi, significa non aver lavorato, beh, fate voi.. Io mi sento a posto con la mia coscienza, e soprattutto mi sento assessore non di una parte sola, ma di tutta la città”.