“La notizia del sequestro del sito minerario di Pasquasia per presunti gravi danni ambientali e l’avvio dei procedimenti giudiziari a carico del Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo e dell’assessori della sua Giunta, Marino e Russo, è la naturale conseguenza di quanto è emerso in questi due anni dal lavoro svolto dalla commissione provinciale, sostenuta da tutto il Consiglio, e che ha registrato la giusta attenzione delle autorità giudiziarie. Ci auguriamo che il sequestro del sito predisposto dalla Procura di Enna dia un ulteriore e significativo input all’avvio da parte del Governo della Regione delle attività di bonifica e di messa in sicurezza della miniera. Un dato è oramai incontrovertibile quello del danno ambientale e delle conseguenze sulla salute pubblica. E’ questo certamente per noi un risultato che premia il lavoro fin qui svolto e che ci fa sperare concretamente e realisticamente alla possibilità di riutilizzare il sito. Siamo fermamente convinti che esistono ancora oggi le condizioni affinché Pasquasia possa ritornare ad essere produttiva e leader a livello mondiale.”