VENERE DI MORGANTINA: BENTORNATA A CASA!

L’esilio, seppur “dorato”, della Venere di Morgantina ha avuto termine il 19 marzo 2011, nel giorno dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe. La Dea è stata accolta come una persona cara costretta a emigrare alcuni decenni fa ma che adesso fa finalmente e definitivamente ritorno nella sua originaria dimora. L’ultimo intoppo relativo alla dimensione di alcune delle sette casse, perfettamente imballate dagli esperti del J. Paul Getty Museum, che non riuscivano a passare dalle porte del museo, è stato rapidamente superato grazie alla disponibilità del signor Gianni Lacchiana di Aidone, titolare dell’omonima impresa di commercio di materiale edile, che personalmente e prontamente è intervenuto con il suo mezzo permettendo di superare l’imprevisto. Ma è stata tutta la comunità di Aidone a rendersi disponibile. Infatti altri cittadini hanno dato una mano durante le operazioni di scarico, dimostrando anch’essi di “doverlo” fare come si trattasse di una cosa loro, senza alcuna contropartita. La dimostrazione che la Dea di Morgantina sta a cuore a tutta la comunità aidonese che ha palpitato negli ultimi tempi e sta seguendo con attenzione tutti gli sviluppi di questa storia, così importante per il futuro della loro cittadina. Ma prima di poterla offrire all’ammirazione di tutti mancano ancora alcuni passaggi per la sistemazione e la celebrazione inaugurale. La preziosa statua sta per essere ricomposta in tutto il suo splendore a cura dei tecnici del Museo Americano che ci tengono a onorare l’impegno a completare la restituzione con l’ultimo atto. “D’ora in poi, ci si deve rimboccare le maniche per rendere Aidone accogliente, curando, soprattutto, decoro, ordinata viabilità, sistema d’informazione turistica, animazione culturale e spettacolistica – commenta il sindaco di Aidone Filippo Gangi – tutte cose che dipendono dalle nostre capacità e volontà, da non poter condividere con altri, e che dimostreranno se sapremo essere all’altezza di “sfruttare” la grande opportunità di sviluppo che, difficilmente, potrà ripetersi. Solo così si potrà attrarre l’interesse di investitori esterni e incoraggiare quelli interni, nel settore delle attività collegate al moderno turismo relazionale integrato, ultima riscoperta vocazione, in ordine di tempo, del nostro territorio”.