Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta, congiuntamente a quello del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Enna, ha proceduto all’esecuzione di un decreto di sequestro beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Enna – Sez. Misure di Prevenzione – a seguito di indagini patrimoniali svolte nei confronti di SEMINARA Salvatore, 65enne nativo di Caltagirone (CT) e residente a Mirabella Imbaccari (CT), considerato reggente e leader indiscusso di cosa nostra operante nella provincia di Enna, attualmente detenuto ai sensi dell’art.41 bis O.P., dovendo scontare una condanna a 10 anni per mafia, Oggetto del provvedimento sono 3 aziende agricole operanti nel settore delle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali (risultano già individuati quasi un migliaio di capi di bestiame), nonché beni mobili, immobili e conti bancari, tutti siti in Piazza Armerina (EN) e Mirabella Imbaccari (CT), dal valore complessivo di oltre 10 milioni di Euro.
I complessi accertamenti economico-patrimoniali condotti dalla D.I.A. e dall’Arma di Enna hanno evidenziato la netta sproporzione fra l’imponente patrimonio immobiliare individuato riconducibile al SEMINARA e le disponibilità economico-finanziarie del SEMINARA e del suo nucleo familiare. Pertanto l’intero quadro investigativo predisposto dalla DIA e dall’Arma ha consentito l’individuazione di consistenti elementi di prova utili a determinare l’origine illecita del patrimonio immobiliare riconducibile al SEMINARA.
SEMINARA Salvatore, inteso “u zu Turi”, risulta indiziato non solo di appartenere saldamente a cosa nostra ennese, ma di esserne il promotore, l’organizzatore ed il coordinatore al vertice della stessa organizzazione, grazie anche all’investitura conferitagli da Francesco “Ciccio” LA ROCCA, boss storico della Sicilia orientale e reggente della famiglia di Caltagirone, al quale era molto vicino sin dagli anni 2000.
La caratura criminale del SEMINARA, emerge incontrovertibilmente nel contesto dalle attività investigative che hanno caratterizzato le operazioni “GREEN LINE” e “OLD ONE”, nonché dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale lo colloca in cosa nostra sin dai primi anni 90, collegato a TUSA Salvatore (oramai deceduto) e, in tempi più recenti, a Sebastiano RAMPULLA della famiglia mafiosa di Mistretta.
In particolare sono state sottoposte a sequestro le seguenti aziende e beni mobili ed immobili:
– nr. 3 Imprese Individuali: “SEMINARA Salvatore”, “SCIARPA Maria Concetta” e “SEMINARA Giuseppe”, tutte site in Mirabella Imbaccari (CT), aventi ad oggetto “Coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali”;
– nr. 18 terreni (per complessivi 43 ettari) siti nel territorio di Piazza Armerina (EN);
– quota parte di nr. 16 terreni (per complessivi 18 ettari) siti nei territori di Mirabella Imbaccari (CT) e Piazza Armerina (EN);
– nr. 3 fabbricati siti in Piazza Armerina (EN);
– nr. 5 rapporti bancari;
– nr. 6 autovetture;
– nr. 2 motocicli;
– nr. 1 autocarro.