TRADIZIONE, DEVOZIONE E INTEGRAZIONE AL CSR-AIAS DI BARRAFRANCA IN CENTINAIA ALLE “TAVULATE DI SAN GIUSEPPE”

BARRAFRANCA. Centinaia di persone hanno affollato il Centro di riabilitazione del Csr-Aias di Barrafranca per l’intera giornata di domenica 27 marzo, quando è andata in scena l’attesissima festa di San Giuseppe. La manifestazione, organizzata dai dirigenti del Centro di riabilitazione, è stata possibile grazie alla collaborazione dei disabili assistiti dal Csr-Aias barrese, dei loro familiari, degli operatori del Centro di riabilitazione e di tante associazioni e aziende che hanno contribuito all’ottima riuscita della giornata. La festa di San Giuseppe ha visto infatti la partecipazione di tantissimi cittadini barresi, dei disabili dei Csr di Barrafranca ma anche della provincia di Enna, Caltanissetta e Catania, oltre ai vertici della struttura riabilitativa, primi tra tutti il presidente del Csr, ing. Francesco Lo Trovato, ed il procuratore del Csr Calogero Vetriolo. “Per questa giornata abbiamo voluto utilizzare come slogan la frase Noi uguali a voi – ha spiegato Vetriolo – a sottolineare lo spirito fortemente solidale con cui abbiamo dato vita alla manifestazione, incentrata sull’integrazione sociale che da sempre contraddistingue l’operato del Csr e delle Aias”. Uno spirito di integrazione testimoniato innanzitutto dai 16 attori che hanno interpretato, nelle quattro tavolate allestite all’interno del salone teatrale del Csr e durante la recita della fuga in Egitto, i ruoli di San Giuseppe, della Madonna, di Gesù Bambino e dell’Angelo: ad essere coinvolti infatti sono stati i bambini diversamente abili del Csr barrese assieme a quattro piccoli extracomunitari e ad altri bambini normodotati. “Una bella festa – ha esclamato il presidente del Csr, Lo Trovato – in grado di unire le bellissime tradizioni popolari di un tempo, la religiosità, il buon cibo e l’amore per i nostri piccoli figli disabili”. Bellissime le tradizionali “tavulate” realizzate all’interno del Csr, così come l’altare di San Giuseppe, il pane lavorato e dalle forme più elaborate. Durante la mattinata, prima del pranzo, è andata in scena la tradizionale recita della Fuga in Egitto, rappresentata appunto dai 16 piccoli attori che hanno interpretato la Sacra Famiglia che si salva dai terribili ufficiali di Erode, pronti a far strage degli innocenti, grazie all’intervento dell’Angelo, che riesce ad incutere loro il timore di Dio ed il rispetto del suo figlio Gesù.