ENNA: GIORNO 2 APRILE, MARCIA REGIONALE PER IL LAVORO ORGANIZZATA DALLA CGIL.

Si è tenuta  in data odierna, 31 marzo 2011, presso la Prefettura, una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia presieduta dal Prefetto Dott.ssa Giuliana Perrotta e con la Partecipazione del Questore dott. Salvatore Patanè, del Comandante del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Col. Giuseppe Pisano e del Capitano Luca Ciabocco del Comando Provinciale Carabinieri, al fine di una disamina congiunta degli eventuali profili di criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica connessi allo svolgimento, in data 2 aprile prossimo, della Marcia Regionale per il Lavoro organizzata dalla CGIL.
La manifestazione, che coinvolgerà le delegazioni di tutte le Camere del lavoro CGIL della Regione Sicilia, prevede, secondo gli organizzatori, la partecipazione di circa 2000 persone che sfileranno in corteo, con partenza alle ore 9.30 da Piazza Europa e che tramite via IV Novembre e Via Roma raggiungeranno Piazza San Francesco, dove avrà luogo un Comizio. La manifestazione avrà termine alle ore 14.00.
Al fine di minimizzare le ipotesi di turbamento dell’ordine pubblico e i disagi per la popolazione, in sede di Riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia è stato concordato un insieme di misure  a carattere preventivo finalizzate ad un ordinato svolgimento della manifestazione: è stato verificato il percorso, controllato da pattuglie della polizia stradale, che i pulman dei manifestanti dovranno seguire per accedere al centro urbano al fine di evitare problemi per la viabilità cittadina e esaminate le misure preventive di controllo del territorio che troveranno attuazione a cura delle Forze di Polizia, secondo le direttive operative fornite dal Questore.
Nell’ambito della stessa riunione sono state sottoposte all’attenzione del Comitato i danneggiamenti alle autovetture patiti nei giorni scorsi da due Amministratori del Comune di Agira e da due Vigili Urbani dello stesso Ente.
Secondo le prime risultanze investigative sembrano delinearsi compiutamente le motivazioni sottese agli episodi e la situazione è costantemente monitorata dalle Forze dell’Ordine.

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