“L’azione del governo Lombardo in materia di sanità ha evitato il commissariamento ed ha creato le premesse per il miglioramento delle risposte al bisogno di salute nella nostra Regione. Troppi dimenticano gli interessi non sempre limpidi che ruotavano attorno alla sanità in Sicilia. Basta scorrere le cronache giornalistiche degli ultimi anni per averne contezza. Ia legge 5 ha quindi segnato un punto di svolta. Ma si sa il cambiamento non è sempre facile, soprattutto quanto riguarda assetti di potere consolidati e tocca grandi e piccoli privilegi. Con questa premessa credo sia chiara a tutti la piena condivisione del gruppo consiliare dell’MPA all’azione di Governo in materia di sanità.
Quello che bisogna evitare e di navigare a vista, di compiere scelte sull’onda della emotività e quindi determinare soluzioni estemporanee che senza risolvere il problema che si ha davanti ne creano di nuovi e più gravi.
Io mi trovo qui nella veste di amministratore della nostra città ma non posso dimenticare di essere anche un operatore dell’azienda sanitaria.
Vivo ogni giorno la realtà del nostro ospedale, fatto in maggioranza di gente che lavora, si impegna e crede nella possibilità di andare incontro ai bisogni della gente che soffre e per questo si rivolge con speranza alla nostra struttura.
A volte però l’impegno e la buona volontà profusa da tutti noi, non è sufficiente ad evitare disfunzioni ed inefficienze.
Individuare le cause delle disfunzioni e correggerle è compito di ogni buona azione amministrativa. E’ normale, che alcuni primari siano stati costretti ad acquistare delle stufe per garantire conforto ai degenti? E’ normale che da mesi l’ascensore adibito al percorso dello sporco è in tilt e che quindi i rifiuti compresi quelli organici vengono fatti passare negli stessi ambienti che dovrebbero invece essere utilizzati solo per la biancheria pulita e per i carrelli provenienti dalla cucina con il cibo destinato ai degenti?
Ci chiediamo quanto tempo debba ancora passare per riparare gli ascensori che collegano le sale operatorie ai reparti, ed ancora cosa si sta aspettando per rendere finalmente efficiente il sistema di climatizzazione che non riesce a garantire mai, e sottolineo mai, un’ adeguata aerazione dei reparti.
E la carenza di personale? Sulla carta dovrebbe essere sufficiente, eppure si è costretti permanentemente ad accorpare le presenze di ausiliari nei reparti per garantire un minimo di decoro nelle unità operative. Ci chiediamo in che cosa è impegnata la direzione sanitaria se tali carenze sono ormai ataviche. Mancano anche gli infermieri. Anche qui la gestione appare schizofrenica: da un lato si costringe il personale ad un super lavoro e dall’altro si permette allo stesso di usufruire di cosiddetti riposi compensativi maturati senza controllo ed al di fuori delle norme contrattuali.
In una parola si lavora male, il personale va pian piano demotivandosi e questo è quello che bisogna evitare. Questo non avviene però con alcuni suoi diretti collaboratori che appaiono infastiditi solo al pensiero di ascoltare chi chiede udienza… L’M.P.A ritiene che il nuovo assetto previsto dalla legge 5 va invece perseguito con determinazione evitando però di creare immotivato allarme sociale e contrapposizione con le amministrazioni locali, ricercando cioè il consenso attorno a scelte decisive per il destino della sanità in provincia il cui sviluppo positivo è l’unico obiettivo che il governo regionale si pone. “
Paolo Gloria
Capogruppo Mpa al Comune di Enna