PD ENNA: SU TARSU 2009, 2010

L’altra sera, in occasione del Consiglio comunale che vedeva all’ordine del giorno la discussione sulla ratifica delle tariffe TARSU per gli anni 2009 e 2010, si è registrato quello che da alcuni giorni si respirava nell’aria. A tal proposito il segretario cittadino, Vittorio Di Gangi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Qualche giorno fa si costituiva il gruppo federato, che doveva raggruppare tutti quei consiglieri che si sono dichiarati facenti parte dell’opposizione alla Giunta Garofalo, al fine di coordinare meglio l’azione politica contro l’amministrazione comunale. È bastato celebrare un Consiglio comunale per certificare che l’opposizione è completamente divisa in almeno tre tronconi. C’è chi per vendetta, rabbia e astio ha deciso di opporsi a priori a tutto quello che propone il Sindaco Garofalo e la sua Giunta. Mi riferisco principalmente al gruppo di primavera democratica e a qualche consigliere che si erge ad essere l’unico paladino della legalità e che proprio ieri vedeva l’assenza del capogruppo e dell’ex assessore La Porta, forse anche per non poter rinnegare in aula quanto da loro sostenuto nella passata amministrazione. È infatti il caso di ricordare che veniva proposto al Consiglio comunale di ratificare le due delibere approvate dalla 2^ giunta Agnello di cui La Porta era assessore e Gargaglione Presidente del Consiglio. Vi è poi chi fa opposizione perché da sempre è stato avversario politico come i consiglieri del PDL e dell’MPA. Vi è infine chi cerca di fare opposizione costruttiva, valutando di volta in volta gli atti proposti dall’amministrazione. Tutti, nel loro assieme, in alcuni casi si possono trovare a votare contro un provvedimento ma non sono politicamente omogenei ed hanno una visione complessiva tra di loro diversa. Al contrario il Partito democratico si è presentato con tutti i suoi componenti e si è rilevato granitico anche rispetto ad un tema così delicato e certamente non facile da affrontare. Tutto questo è frutto di un continuo confronto tra il partito, il gruppo consiliare e l’amministrazione comunale. Appare del tutto inspiegabile, invece, sia da un punto di vista politico che da quello tattico, l’abbandono dell’aula da parte di quel che resta del gruppo federato. Certo ognuno può svolgere il suo ruolo come meglio crede ma io ritengo che abbandonare il campo quando la partita si mette male sembra certificare mestamente l’abdicazione al proprio ruolo non accettando così la sconfitta. Apprezzo di più chi, con la sua presenza ed il suo voto, manifesta il dissenso a quanto proposto nel pieno rispetto del ruolo di responsabilità che gli elettori hanno loro assegnato”.