( di Trilussa ) Un Gatto che faceva er socialista // solo allo scopo d’arrivà in un posto // se stava lavoranno un pollo arrosto// ne la cucina d’un capitalista// Quanno da un finestrino su per aria // s’affacciò un antro gatto: Amico mio, pensa -je disse- che ce so pur’io// ch’appartengo a la classe proletaria ! // Io che conosco l’idee tue// so certo che quel pollo che mangni,// se vngo giù, sarà diviso in due// mezzo a te e mezzo a me. Semo compagni ! // No,no: risposta er Gatto senza core// io non divido gnente con nessuno:// fo er socialista quanno sto a digiuno, // ma quanno magno so conservatore.
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Trilussa, con questa poesia ci dice tante cose. Apre una finestra anche nell’universo dela politica mettendo il dito sulle debolezze di taluni personaggi che vi operano. All’interno di quella “Casta”, come la definì Giannantonio Stella nel suo libro omonimo, la storia è piena di personagi che, per
motivi diversi, i loro comportamenti somigliano tanto a quello ” der Gatto senza core ” che diventa conservatore quando mangia e socialista quando
è a digiuno. E’ naturale che la parola ” mangia” racchiude tanti significati. Uno di questi è quello quando alla base c’è ” U PURPITTUNI” , come è solito
dire il mio caro amico P. L. – Un esempio al riguardo lo abbiamo constatato il 14 dicembre scorso, allorquando il presidente Berlusconi si diede un gran da
fare per salvare il suo governo da una possibile crisi. Vi riuscì grazie all’aiuto ” disinteressato” di Scilipoti e di alti scilipotini. Per il ” bene” del Paese
e per quel senso di ” responsabilità” passarono dall’opposizione al governo come il dipietrista di ferro Scilipoli e altri.
L’insicurezza di non essere rieletti li ha costretti ad accettare ” U PURPITTUNI ” ovvero tre anni ancora di privilegi che si traducono in tre anni di super
stipendio assicurato, compreso il beneficio della pensione, nonché l’assicurazione di essere rieletti nella prossima legislatura.
Ebbene la setimana scorsa assistendo ai lavori del nostro Consiglio Comunle, convocato per l’approvazione della Tarsu 2009-2011 mi è sorto qualche malevole
dubbio per il comportamento di tre consiglieri, dei quali due eletti nella lista civica Enna al Centro e uno nel P.D.L.- (certo, poco mi interessa del comportamento
di quello del PDL) — Ad un certo punto, dopo gi appassionati interventi dei tre, si determinarono le condizioni della venuta meno del numero legale che poteva impedire l’approvazione del provvedimento. Se la seduta fosse stata rinviata l’indomani, c’ era la possibilità di pervenire ad un pareggio dei presenti : 15 e 15.
La permaenza in sala dei tre consiglieri d’opposizione ( sulla carta- in questo caso) – ne consentì l’approvazone che, per i noti motivi giuridici, va contro i
cittadini. Certo, sul piano della correttezza politica dei tre non c’è nulla da eccepire, visto la passione e la determiazione negli interventi. Però mi chiedo:Che senso
hanno gli appassionati e determinati interventi se non seguono fatt conseguenti ?- detto alla paesana- UN SI CONCHIUDI NENTI !!-
non è sufficiente per i cittadini la loro giustificazione : ” Io ho votato contro ” Ed è qui che sorge il dubbio a quanti diedero il loro contributo col proprio voto
e quello dei familiaria quella lista. Quando furono invitati dal terzo consigliere Di Pietro a lasciare la sala, preferiroo restare facendo si che il numero legale non
subisse variazioni. Per cui sorge spontanea la domanda:- ca sutta sutta ci fussi iauru di PURPITTUNI ??- Questo dubbio, adesso che mi ricordo, mi porta
su una traccia recepita nelle parole conclusive del candidato Avv. Di Pietro Maurizio nel corso del suo breve intervento nel comizio di chiusura per l’elezione del
Sindaco. In quella occasione accennò di aver intuito che qualcuno dei candidati stava imboccando una viuzza stretta il cui sbocco sarebbe andato a finire verso
una strada molto, molto larga come quella che porta all’UNIVERSITA’. Forse oggi si capisce meglio cosa intendeva dire.
Gaetano Biondo