Il Consiglio Comunale ennese, riunitosi in seduta ordinaria il 9 giugno u.s., ha approvato con voto unanime la mozione avente per oggetto le problematiche relative al Servizio Idrico integrato, su proposta della 2^ Commissione Consiliare permanente, presieduta dal Consigliere Michele Riccobene. Qui di seguito il testo integrale della mozione approvata: Nel corso delle riunioni della 2° Commissione aventi ad oggetto le problematiche del SII del Comune di Enna, alla presenza del direttore generale dell’Ato 5 Idrico Dott. Guccione Stefano, in rappresentanza del Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Monaco Giuseppe, e di AcquaEnna S.c.p.a. rappresentata dall’Ing. Bruno Franz Presidente del CdA e del Direttore Generale Ing. Zappala, la Commissione a seguito delle loro audizioni, ha redatto il seguente lavoro: Vengono dopo un’attenta analisi, riportate di seguito, le considerazioni della Commissione su alcuni aspetti di rilevante criticità:
Con l’individuazione del Gestore acqua Enna S.C.P.A. avvenuta nell’anno 2004 a seguito di gara ad evidenza pubblica si avvia la gestione del Sevizio Idrico Integrato in Provincia di Enna. Già dal 2006 la società AcquaEnna prende in carico la totalità della rete e degli impianti. L’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 5 di Enna vigila su un territorio che comprende i 20 Comuni appartenenti alla Provincia di Enna, con un estensione di circa 2500 Kmq e di 179000 abitanti e circa 80.000 utenze servite dal Gestore.
Nel corso della discussione i rappresentanti del Servizio Idrico Integrato hanno rappresentato tutte le difficoltà insite nell’avvio del processo. Tra queste è sintomatico ricordare le seguenti:
? Assenza di anagrafiche attendibili
? Scostamento ingente sulle perdite in rete dichiarate
? Assenza di elaborati progettuali conoscitivi
? Disservizi diffusi nelle precedenti gestioni
? Assenza di autorizzazioni di attingimento, di salvaguardia, di scarico
? Scollamenti dal programma di Piano d’Ambito
? Scostamenti economico-finanziari che hanno determinato forti esposizioni del Gestore
? Mancanza nell’ultimo anno di interlocuzione costruttiva con l’apparato regionale e nazionale
? Blocco della programmazione regionale e nazionale dell’APQ (accordo di programma quadro)
I Risultati raggiunti sono stati:
? Migliore qualità delle acque potabili
? Più controlli qualitativi
? Ove realizzati, gli interventi garantiscono la continuità del servizio h24
Tra i Progetti approvati nel 2010 dal Consorzio ATO N. 5, e trasmessi al dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti per l’emissione dei relativi decreti di finanziamento si trova “lavori di rifacimento di tratti di rete idrica” ENNA importo € 7.007.702,71.
A livello provinciale, il nostro Comune in seno all’ATO 5 ha messo in atto un processo di spesa di € 50.152.596,76 di cui € 15.000.000 a rischio per cause imputabili alla Regione Sicilia.
Tra i temi affrontati si è parlato del costo del caro tariffa nella nostra Provincia. Su questo tema i rappresentanti del SII hanno chiarito che tutto scaturisce dal prezzo dell’acqua all’ingrosso pari a circa 0,65 € a m^3 imposto da Siciliacque. Il Gestore acquista a 0,65 m^3 per poi subire con la perdita in rete un danno del 50% che fa lievitare il costo reale a circa 1,30 € a m^3. Tale criticità ci obbliga a intervenire con urgenza sugli investimenti delle reti.
In sintesi si riportano le riflessioni conclusive:
In tema di Leggi non può la riforma:
1. penalizzare gli investimenti in corso di finanziamento;
2. determinare 19 diverse leggi sul Servizio Idrico Integrato regionali;
3. riportare alla frammentarietà ante Legge Galli;
4. gravare sulla fiscalità generale.
Inoltre è indispensabile concentrare i nostri futuri sforzi affinché:
? Sia necessaria una gestione attenta e intransigente subordinata ad una politica del Territorio responsabile per raccogliere la sfida del federalismo.
? La Regione non può autorizzare un Piano Regolatore Acquedotti che mortifica ancora il nostro territorio. Infatti il piano proposto predilige le risorse gestite da SICILIACQUE e obbliga i Consorzi d’AMBITO all’acquisto delle partite d’acqua dalla stessa Siciliacque.
? Il rischio per il nostro Ente , è che vista la inerzia e la irresponsabilità della Regione che ha bloccato la programmazione al 2005 ( infatti è dal 2005 che non viene firmata la nuova A P Q da Noi proposta – accordo di programma quadro –) si possano perdere i finanziamenti provenienti dalla Comunità Europea.
? Tenuto conto della mancanza di autonomia del sistema AATO e al condizionamento da parte del livello centrale regionale anche il nostro Comune ha scarsa possibilità di controllo e di intervento.
In conclusione oggi i destinatari degli investimenti sono solo gli ATO composte dai nostri Comuni. Il nostro Ente non può affrontare alcuna spesa sugli investimenti – ed è difficile pensare di anticipare con gli altri Comuni della Provincia i 50.000.000 di euro che il privato si è impegnato a spendere – ma può certamente continuare a governare i processi tramite il Consorzio ATO 5 dove rappresenta il secondo socio dopo la Provincia. Nell’attesa della riforma, che spero dia più potere e autonomia al nostro Comune, è indispensabile l’impegno di tutti affinché la Regione sblocchi i fondi e si allontani il rischio che la Comunità europea storni le risorse ad altro.
Per le motivazioni sopra esposte, si impegna il Sindaco a:
1. chiedere, a siciliacque, una riduzione del prezzo dell’acqua pari al 50% per i comuni della provincia regionale di enna quale compensazione per il danno ambientale strutturale e paesaggistico dovuto alla presenza dell’invaso e della gran parte della condotta idrica che fornisce anche altre provincie.
2. chiedere la rimozione del provvedimento che impedisce agli ATO ed ai comuni di cercare,trovare ed utilizzare fonti di approvvigionamento idrico presenti nei rispettivi suoli e sottosuoli.
3. in considerazione dell’approvazione dell’art.49 della legge finanziaria 2010, che ha espresso un indirizzo volto alla ripubblicazione del sii in Sicilia, affidando all’assessorato all’energia ed ai servizi di pubblica utilità, in applicazione del succitato articolo, la verifica del rispetto dei contratti sottoscritti dai gestori degli ATO, che potranno essere rescissi “per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero, nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario”; valutando la possibilità di riaffidare la gestione del S.I.I. ad un soggetto pubblico.
4. modificare lo statuto del comune inserendo il seguente articolo:
art….
il comune riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e garantisce che la proprietà e la gestione della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili; il servizio idrico integrato e’ un servizio pubblico locale di interesse generale. il comune di enna in attuazione della costituzione e in armonia con i principi comunitari, al fine di realizzare le coesione economica-sociale e territoriale, promuovere la solidarietà, garantire la protezione dell’ambiente e della salute, anche in considerazione delle peculiarità locali ritiene di non poter realizzare nel proprio territorio tale specifica missione attraverso il mercato e secondo le regole della concorrenza.
il comune realizza tale missione attraverso la gestione del servizio idrico integrato effettuata da un soggetto di diritto pubblico;
e’ assicurato alle fasce meno abbienti il diritto, per ogni abitante del territorio comunale alla disponibilità domestica gratuita di un quantitativo minimo vitale giornaliero per persona.