SE IL RISULTATO DEL REFERENDUM IN ITALIA È ECCEZIONALE; IN PROVINCIA DI ENNA È PIÙ CHE ECCEZIONALE.

Print Friendly, PDF & Email

Infatti, la percentuale di affluenza alle urne è al di sopra della media e ben 12 comuni su 20 superano tale soglia. In termini assoluti si sono recati alle urne 83.131 elettori, circa 10.000 in più rispetto alle ultime europee ed il 75% rispetto agli elettori delle ultime provinciali. Inoltre, il si ha ottenuto un plebiscito, sfiorando il 99%. Questo risultato è la vittoria della coerenza e della tenacia con cui i comitati cittadini ennesi si sono battuti in questi anni contro i mali della privatizzazione dell’acqua; è la vittoria e la rivincita degli ennesi contro le azioni di privatizzazione intentate ed attuate nell’ultimo decennio in provincia; è la vittoria di quanti, singoli cittadini o appartenenti a forze politiche diverse o avendo idee diverse, si sono trovati uniti per una battaglia di legalità e democrazia. Ci preme sottolineare il ruolo della Chiesa che è stato importante e determinante per il conseguimento di questo strepitoso risultato. Un capitolo a sé meritano i tantissimi giovani che attraverso i social networks hanno fatto un lavoro oscuro, ma produttivo, compensando l’assenza dei media nella campagna referendaria. Abbiamo visto tantissimi giovani entusiasti, mobilitati, interessati, convinti di essere protagonisti di una battaglia popolare; è un patrimonio che non solo non dobbiamo disperdere, ma dobbiamo tentare di valorizzare, mettendo nella nostra agenda temi come la condizione giovanile, il superamento del lavoro precario, il diritto allo studio e al lavoro.
Ci preme ringraziare anche le forze politiche (sia quelle della prima ora che hanno sostenuto e collaborato alle tante battaglie fatte, sia quelle dell’ultima ora che forse hanno capito il messaggio che arrivava dalla gente) che in Provincia si sono schierate quasi tutte a sostegno del si all’acqua pubblica.
La cosa importante è che abbiamo cercato di salvaguardare l’autonomia politica ed economica del movimento ed in questo pensiamo di esserci riusciti.  
La gente adesso ci chiede cosa succederà.
Da un primo sommario esame della situazione, che chiaramente sarà approfondita nei prossimi giorni con riunioni dei forum nazionale e regionale, riteniamo in questa fase portare alcuni suggerimenti.
– a livello nazionale: riteniamo che occorre mettere subito nell’agenda parlamentare una proposta di legge per il servizio idrico integrato che dovrà essere gestito da Consorzi tra Comuni, partendo dalla proposta di legge che il nostro movimento aveva presentato in Parlamento 5 anni fa. Così sarà chiaro a tutti gli italiani la posizione di ciascuna forza politica.
– a livello regionale: chiediamo anche qui di calendarizzare i lavori in Aula per l’approvazione della legge di iniziativa popolare e la modifica dell’utilizzo dei fondi comunitari per il rifacimento delle reti idriche, i cui destinatari dovranno essere i Comuni.
– a livello provinciale chiederemo un incontro al Presidente dell’ATO idrico per:
1) eliminare dalla bolletta il 7% degli investimenti, in quanto importo illegittimo
a seguito del risultato referendario;
2) deliberare la restituzione agli utenti degli importi pagati per il depuratore non
dovuti;
3) la costituzione di una commissione nella quale dovrà esserci un rappresentante
del  forum  che  esamini  le  condizioni  legali   e   tecniche per  rescindere  il    
contratto con Acquaenna, in applicazione dell’art. 49 della legge  finanziaria    
regionale  approvata per l’anno 2010.
Il nostro impegno non finisce qui; continueremo con la tenacia di sempre, convinti e certi che accanto a noi c’è la maggioranza assoluta degli ennesi che, stufa delle vessazioni subite, vuole un servizio migliore, meno oneroso, pubblico e sotto il controllo delle istituzioni locali e dei cittadini utenti.

Carlo Garofalo
Resp.forum provinciale di Enna

About Post Author

Related posts