I CONSIGLIERI CONTINO E BRUNO: “NON SI PUÒ ANCORA DOPO ANNI PROTEGGERE I PIÙ GRANDI ERRORI GESTIONALI CHE LA POLITICA LOCALE ABBIA MAI POTUTO GENERARE: ATO RIFIUTI S.P.A. E SICILIAMBIENTE, A SCAPITO DI UNA CITTADINANZA INTERA”

Siamo alle solite,  anche per il 2011 la storia non cambia,  e prossimi all’approvazione del bilancio previsionale 2011, dobbiamo fare i  conti con le solite inadempienze, ossia la mancata redazione di un piano Economico finanziario che legittimi il costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città e di conseguenza l’approvazione delle tariffe che certamente non possono ritenersi legittime solo perchè “FORSE” il consiglio comunale li approverà anche senza un valido  piano economico- finanziario. Perché L’ATO non ha trasmesso al Comune i chiarimenti richiesti che avrebbero consentito ai tecnici di legittimare certi costi? Perché nonostante i solleciti del  Sindac o e la diffida che tutte le forze politiche presenti in Consiglio  hanno  fatto all’ATO , non arrivano ancora tali chiarimenti?  Come si può legittimare un piano economico di € 4.759.692,00 (costo del servizio per l’anno 2011), un milione di euro in più rispetto al costo già ingiustificato dell’anno precedente?

Come si può legittimare un piano economico dove più del 70 % dei costi è rappresentato dalla spesa del personale e un 10% da spese generali che confluiscono ad incrementare i costi del personale e/o a pagare consulenze professionali che molto spesso sopperiscono la scarsa professionalità di alcuni dipendenti?

Non esistono inversioni di tendenza  nella gestione e non si è ottenuto nessun risultato,  infatti: si è parlato di commutare i contratti di lavori del personale impiegato riportandoli a quelli previsti per gli enti locali al fine di abbattere i costi del personale;
si è parlato di eliminare le indennità maggiorative che qualcuno si trova in busta paga,  come documentato durante un consiglio comunale;
si è parlato di eliminare tutte le consulenze e gli incarichi a professionisti esterni;
si è parlato di rilanciare la raccolta differenziata, ecc… …;

Quali sono i risultati ottenuti e cosa hanno prodotto i vari Consigli di amministrazione che si sono succeduti negli ultimi nove anni per la gestione dell’Ato rifiuti e di Siciliambiente? E cosa hanno prodotto i commissari liquidatori che si sono succeduti in questi anni?  Quale ruolo hanno avuto se non quello di essere loro stessi risposta di certi impegni che rispondono a logiche di Partiti politici di centro destra e di centro sinistra?

Siamo convinti che questo sistema è stato creato dai partiti politici tutti, e oggi la politica deve avere la capacità di rimediare a tali errori,  e quando parliamo di politica intendiamo l’intervento di tutti, anche di coloro che sono stati folgorati lungo la via di Damasco ognuno per le proprie competenze e ruoli istituzionali, perché tutti hanno creato questo mostro CON DUE TESTE “Ato  –  Siciliambiente”. Non si può ancora dopo anni proteggere i più grandi errori gestionali che la politica locale abbia mai potuto generare: ATO Rifiuti S.p.A. e Siciliambiente,  a scapito di una cittadinanza intera, che diligentemente sarebbe  pronta a rispondere, a fronte di una gestione legittima e trasparente.

Quindi il ruolo del Consiglio Comunale con tutte le forze politiche presenti può essere esercitato durante l’approvazione del bilancio previsionale 2011, infatti in ASSENZA  DI UN PIANO ECONOMICO CONGRUO, legittimato dal parere dell’Ing. Capo del Comune, sulla scorta dei dati storici che il comune possiede  e relativi al periodo della gestione “In House” della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e sulla scorta degli impegni che rappresentanti legali  e dirigenti di Siciliambiente e Ato Rifiuti in occasione di diverse commissioni Capi Gruppo (vedi verbali di commissioni di anni passati) hanno preso, possiamo inserire un costo del servizio di  €. 3.300.000,00 a fronte di un costo presentato con il piano economico 2011 di 4.759.692,00; inoltre prevedere una compartecipazione del comune per un importo di € 600.000,00 e sancire delle tariffe per un importo di € 2.700.000,00

Non può l’Ato, che non ha la capacità o non vuole far capire come scaturisce il costo del servizio di € 4.759.692,00, dichiarare che i consigli comunali non possono interferire sul costo complessivo del servizio, ma l’unica possibilità è quella di legiferare sulle tariffe da ribaltare sui cittadini.

Al di la delle competenze del consiglio comunale, vogliamo vedere e analizzare un piano economico  e dei servizi, realizzato in maniera legittima e trasparente, dove sia possibile evidenziare la tipologia della raccolta in relazione alla morfologia, all’estensione del territorio, al numero degli abitanti, nonché il sistema di spazzamento stradale in relazione alla tipologia delle strade comunali e alla loro  lunghezza, le unità lavorative impegnate nel servizio ed ancora sul sistema della raccolta differenziata, il funzionamento dei centri di raccolta comunale ecc.. .

Esistono consiglieri comunali che da anni vogliono esercitare il proprio ruolo fino in fondo e certamente non vogliono “delegare AD ALTRI l’esercizio del proprio ruolo” di controllo della gestione,  sulla scorta dei più elementari principi di ECONOMICITA’,  EFFICIENZA ED EFFICACIA il tutto come risultato di una gestione “LEGALE E TRASPARENTE PER LA COLLETTIVITA’”          

I consiglieri comunale indipendenti appartenenti a OPEN
Giovanni Contino e Maurizio Bruno

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