“per evitare l’abbandono dei beni monumentali occorre che da subito Comuni,Provincia ed uffici della regione imparino a dialogare e trovare soluzioni per il recupero e per la restituzione alla collettività per una fruizione pubblica” così Enzo Pirrone – Presidente dell’ANCE sullo stato di abbandono in cui versano molti beni monumentali e ambientali. “proprio nella mattinata di oggi (6 luglio) abbiamo avuto modo di accmpagnare l’arch. Caffo – soprintendente di Enna – in agro di Cerami dove una ponte presumibilmente medievale giace abbandonato da anni in un contesto paesaggistico ed ambientale di tutto rispetto. L’incredibile che all’incuria dovuta al totale abbandono del sito si aggiunge l’insensibilità di ammnistrazioni pubbliche che negli anni hanno deturpato invece di recuperare e valorizzare. Come quel sito ve ne sono decine, più d’uno in ogni Comune. E’ il momento che si comprenda che anche le piccole risorse che abbiamo possono diventare un bene da valorizzare che può dare occupazione.”
“Come Associazione dei costruttori intendiamo fare la nostra parte per promuovere ogni possibile iniziativa e supporto in modo da vedere invertita la tendenza a lasciare in abbandono siti altrimenti utilizzabili. Centri storici, beni monumentali, beni ambientali sono un patrimonio collettivo che oltre a rappresentare una possibile via di occupazione, seppur stagionale, rappresentano una discreta dote di beni su cui investire risorse pubbliche. Si tratta spesso di piccoli investimenti che danno una ricaduta notevolmente più grande in termini di vivibilità e di decoro.”
“Un coinvolimento pieno di associazioni ambientali e di società pubbliche specializzate come il gal Rocca di Cerere o l’APEA possono offrire poi la soluzione gestionale dei siti valorizzati, in modo da consentire una fruizione ed un mantenimento dei siti funzionale ad una più ampia strategia di valorizzazione”