L’ADOC , associazione di difesa dei consumatori , ritiene opportuno rendere noto ai cittadini alcune notizie che ci pervengono da fonti assolutamente attendibili in merito alle vicende della gestione dei rifiuti in Provincia di Enna . Apprendiamo che in una riunione tenutasi ieri a Palermo con tutti gli attori di questa infinita farsa o tragedia , si è previsto il passaggio di tutto il personale di Sicilia Ambiente , società ormai da tempo in liquidazione , all’ ATO anche questa società in liquidazione , passaggio che sotto l’aspetto legale ci lascia perplessi . Ma ancora più perplessi ci lascia una operazione che lascia immutato l’intero carrozzone che tanti danni e debiti ha provocato. La cosa grave di tutto quello che sta succedendo è che in mezzo vi sono i Sindaci e gli alti burocrati della Regione Siciliana, i quali debbono rendersi responsabili delle soluzioni che concordano con le parti territoriali. Questo perché, alla fine, a pagare il conto saranno i Comuni con minori trasferimenti da parte della Regione e di conseguenza con un aumento della pressione fiscale locale e meno servizi erogati.
Ma vogliamo denunciare con forza anche l’assenza di un chiaro piano economico-finanziario , un piano industriale nei quali siano indicati in modo chiaro e trasparente i costi dettagliati ,costi di gestione , costi del personale distinto per mansioni , i costi delle attrezzature , il dettaglio dei servizi che si intendono erogare ai cittadini , con quali mezzi , con quale periodicità , in quali tempi .
Vorremmo capire se si vuole iniziare la raccolta differenziata.
Insomma vorremmo capire e conoscere quale sia il reale piano industriale e non solo poche cifre e somme che vogliono dire tutto e niente , perché solo in questo modo si potrebbe quantificare il reale costo del servizio e capire anche quali sono i motivi della differenza di costi proposti dall’ATO e i costi valutati dai Sindaci , differenza non di pochi euro ma di una cifra oscillante tra i 4 e 6 milioni di euro.
Vorremmo ricordare anche che da tempo abbiamo fatto delle proposte , ovviamente rimaste inascoltate , abbiamo richiesto una più organica distribuzione del personale con una più organizzato e razionale utilizzo del personale , e dove si ha una eccedenza di personale , anche in vista della applicazione della legge regionale sui rifiuti , che prevede tra l’altro un rapporto tra operatori e amministrativi di 10 a 1 , il cambiamento di mansioni al fine di evitare licenziamenti , abbiamo proposto l’utilizzo dei centri di compostaggio, l’inizio della raccolta differenziata porta a porta , che consentirebbe il mantenimento dell’occupazione e forse anche creazione di posti di lavoro il cui costo sarebbe coperto dai minori costi del conferimento in discarica .
Ma di tutto questo non esiste traccia .
Intanto i cittadini sono costretti a pagare bollette dagli importi esosi , ricevendo in cambio servizi scadenti , ridotti al minimo ed inadeguati.
Lo sfascio non può continuare e chiamiamo alla mobilitazione le associazioni, i movimenti, i comitati, ma anche tutti quei rappresentanti istituzionali che a prescindere dalla loro collocazione politica hanno ancora a cuore le sorti di questa Provincia.
Il vice presidente Adoc
ing. Benedetto Murgano