la comunicazione inviata alla segreteria del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del ministro Saverio Romano da parte del consigliere provinciale del Pdl, Giuseppe Regalbuto Sono quasi 20 milioni di euro dei fondi Fas per la diga Olivo,ma oggi non si hanno notizie relative alla ripresa dei lavori ed ai tempi necessari per il completamento delle opere. Questa in sintesi la comunicazione i arrivo i fondi FAS “Obbiettivo prioritario per il rilancio e lo sviluppo dell’ortofrutta e dell’agricoltura in genere.. “La disponibilità economica della cospicua somma 20 milioni di euro per il completamento del tratto Iuculia e Diga Olivo; per le problematiche economiche inerente l’invaso della diga Olivo e per il completamento delle opere è stata prevista nei fondi Fas da parte del governo nazionale ma urge la ripresa dei lavori per rilanciare il settore agricolo”.
Nell’area sud della provincia di Enna e precisamente in territorio di Barrafranca, Piazza Armerina, Aidone, Pietraperzia e parte del territorio di Mazzarino si è sviluppata una consistente attività economica legata alla produzione di orto-frutta ottenuta nel comprensorio irriguo servito dall’acqua invasata nella diga Olivo. La superficie irrigua attrezzata è di 5mila ha mentre quella utilizzata è di 600 ha. La diga Olivo ha una capacità d’invaso pari a 15 milioni di metri cubi di acqua e dal 1986 ad oggi non ha mai raggiunto il volume massimo di accumulo in quanto non sono state completate le opere legate alla galleria “Iuculia” che garantirebbe un apporto consistente di acqua nella diga.
I fondi Fas erogati in Sicilia, quindi, prevedono anche l’intervento nella diga Olivo per dare finalmente un rilancio al comparto agricolo. ” Una razionale conservazione e distribuzione dell’acqua invasata nella diga Olivo per uso agricolo – rappresenta un obiettivo prioritario per mantenere in vita e garantire la tenuta sociale e lo sviluppo sostenibile di produzioni ortive in un comprensorio con scarse alternative di sviluppo economico”. Sarebbe necessario pertanto affrontare e risolvere le problematiche evidenziate attraverso il completamento delle opere che interesserebbe la galleria “Iuculia”.
Il fabbisogno sarebbe stimato intorno ai 2 milioni di metri cubi di acqua per un bacino irriguo che si aggira intorno ai 600 ettari di terreno in un territorio dove sono presenti meno di duecento aziende agricole.
La ripresa dei lavori ci consente di richiamare gli operai che ad oggi sono in cassa integrazione e di dare sicurezza agli agricoltori per l’erogazione costante dell’acqua nel più breve tempo.
Giuseppe Regalbuto