Lo scorso 20 aprile, il Ministro dell’Economia, nel corso di una recente audizione in Commissione Finanze alla Camera, ha sostenuto, che «I controlli fiscali, gli accessi e le visite alle imprese sono eccessivi, con costi elevati, come tempo perso, stress e occasioni di corruzione. Un’oppressione fiscale che dobbiamo interrompere», allo stesso tempo, ha poi lanciato una proposta, ferme restando le regole sulla sicurezza sul lavoro: immaginando un qualche tipo di concentrazione, salve esigenze di controllo erariale, così da ridurre il continuo controllo sulle imprese e rimarcando l’esigenza di un coordinamento dall’alto . Le parole usate dal Ministro colgono una forte contrapposizione tra mondo delle imprese e Istituzioni, tra pubblico e privato. Occorrono controlli sugli imprenditori occulti che facendo il doppio lavoro, lo sottraggono agli imprenditori regolari, che pagano le tasse, investono in attrezzature , in sicurezza ed in formazione. La realtà è che i controlli si fanno dove è facile farli. Ad esempio, si controlla un cantiere regolarmente dichiarato, un’impresa regolarmente iscritta alla CCIAA, ma non si controlla l’abusivo, perché non esiste per gli Organi di controllo e dunque non è rintracciabile. Per tali ragioni Casartigiani intende promuovere la costituzione di una Commissione per la lotta all’abusivismo, in concertazione con la Prefettura, con gli Ordini professionali, i Rappresentanti delle Associazioni datoriali , i Rappresentanti degli Organi di controllo ed i Sindacati, col fine di eliminare un’economia parallela di imprenditori occulti, che distorcono il mercato del lavoro. Insieme alla suddetta Commissione, il Presidente di Casartigiani, Antonio Debole, auspica la costituzione di un Comitato di Esperti e dei Rappresentanti delle Associazioni datoriali per dare assistenza legale, fiscale e tributaria alle imprese.