GIUSEPPE REGALBUTO SU COMMISSARIAMENTO ASI DITTAINO: “UN METODO CHE SVUOTA LE COMPETENZE DEL TERRITORIO”

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Continua il Commissariamento dell’ASI di Dittaino un dei tanti commissariamenti della Provincia, questo è un metodo che svuota le competenze del territorio e crea danno alla democrazia, sono questi i segnali di abolizione di una Provincia. «Se ancora dopo tanto tempo la nomina del Cda dell’Asi non è stato nominato sono certo che non è un problema di natura burocratica ma solamente di ordine politico. E si capisce benissimo che da quando il governo regionale Lombardo ha iniziato a commissariare diversi enti della provincia di Enna ha tolto la possibilità democratica di eleggere e rinnovare le cariche elettive dei nostri enti». Dure le critiche da parte del consigliere provinciale del Pdl, Giuseppe Regalbuto, da quando vige lo stato di commissariamento dell’Area di sviluppo industriale (Asi) di Dittaino rivolte sia al governo regionale ma anche ad uno dei massimi dirigenti regionali, Alfonso Cicero.
«Durante il commissariamento – afferma Regalbuto – sono stati conferiti vari incarichi ad avvocati e professionisti. Molti parlano di inefficienza amministrativa delle Asi ma se sono commissariate e la mancanza di un Cda non permette quelle procedure regolari ditemi come si può lavorare per rilanciare il settore economico senza una programmazione seria di progettualità». Il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto rimarca come il commissariamento dell’Asi di Enna è un danno per tutta la provincia visto che l’ente è stato commissariato dal 2009. A tal riguardo pone la questione di una recente sentenza del Tar che riguarderebbe la rimozione «illegittima» del presidente agrigentino, Stefano Catuara da parte dell’assessorato delle attività produttive della Regione Siciliana. Il Tar è andato a riprendere una norma per cui «i consorzi Asi prevedono che gli enti partecipanti al consorzio siano tenuti a designare i propri rappresentanti entro 90 giorni dalla scadenza degli organi statutari; risulta pertanto inapplicabile, relativa a tutti gli enti regionali, contenuta nella legge regionale n. 22/1995, secondo la quale la proroga degli organi scaduti non può superare i 45 giorni, norma posta dall’ amministrazione intimata a supporto del provvedimento impugnato: è infatti evidente che la proroga degli organi scaduti non può essere inferiore al termine previsto per le nuove designazioni da parte degli interessati». «A dimostrazione di ciò l’Asi di Agrigento commissariata dal governo Lombardo – conclude Regalbuto – ha avuto giustizia dal Tar. A questo proposito se il Tar ha dato ragione all’Asi agrigentina darebbe ragione anche alle altre Asi».

Giuseppe Regalbuto