L’AIRONE CENERINO NIDIFICA A PERGUSA

Nelle scorse settimane sono state aperte presso la R.N.S. Lago di Pergusa le speciali reti “nebbia” per l’espletamento dell’inanellamento dei volatili, attività effettuata dal prof. Natalino Cuti, della Stazione di Inanellamento dell’Università di Palermo, e dalla dott.ssa Rosa Termine, biologo dell’Università Kore di Enna. Sono stati inanellati 127 individui appartenenti a diverse specie quali la Cannaiola, il Cardellino, la Cinciallegra, il Merlo, la Passera mattugia, la Passera sarda, il Pendolino, la Sterpazzolina, l’Usignolo di Fiume, il Verdone e il Verzellino; la Cannaiola è stata la specie più numerosa, seguita dai Passeri. A livello nazionale, tutte le operazioni di inanellamento sono coordinate dall’ISPRA (del Ministero dell’Ambiente), che rappresenta l’omologo degli Enti che in ogni Stato Europeo coordinano gli studi sulle migrazioni degli uccelli. Tali Enti riversano le informazioni da loro raccolte nella banca dati europea EURING che ha sede in Olanda. E’ così possibile tracciare le rotte percorse dagli uccelli nelle loro migrazioni ed individuare le zone nelle quali sostano per cibarsi e riposare durante il loro viaggio. Altre indicazioni che scaturiscono dalle ricatture (uccelli già inanellati) sono rappresentate dai parametri di popolazione (ad esempio stime di sopravvivenza, successo riproduttivo, etc.), che risultano essenziali per determinare i motivi delle variazioni numeriche all’interno delle popolazioni stesse. Diversi uccelli inanellati a Pergusa sono stati ricatturati in altre parti del mondo, come una Capinera (inanellata nel 2004 e ricatturata in Belgio nel 2008 a 1.700 km) o una Cannaiola (inanellata nel 2005 e ricatturata nella Repubblica Centrafricana nel 2007 a 3.700 km).
La Cannaiola è uno di quegli uccelli che dall’Africa in primavera raggiunge il lago di Pergusa per la nidificazione; ma non è l’unica specie, infatti nel periodo primavera-estate, oltre agli uccelli stanziali come la Folaga, il Pollo sultano, la Gallinella d’acqua, etc., sono diverse le specie che scelgono Pergusa per nidificare. Quest’anno ospiti di eccezione sono stati gli Aironi cenerini che normalmente sono di passo durante gli spostamenti primaverili dall’Africa verso il Nord Europa, zona di elezione per la nidificazione, e viceversa in autunno.
A Pergusa c’era stata la prima nidificazione straordinaria di Airone cenerino nel 2008; questa estate, invece, sono stati 4 i nidi osservati. Le nidificazioni sono state seguite dalla dott.ssa Termine dalla deposizione delle uova fino all’involo dei giovani; l’ultimo si è involato proprio in questi giorni. Gli Aironi (nella foto di R. Termine), sicuramente nati a Pergusa, che sono riusciti a prendere il volo sono stati 8; ma, dato che da parecchie settimane sono in 20 gli Aironi che volano a Pergusa, molto probabilmente c’è stato qualche altro nido, che nascosto tra la fitta vegetazione ripariale, è sfuggito al censimento.
L’Airone cenerino è il più grande tra gli aironi europei (fino a 175 cm di apertura alare); ha becco massiccio e appuntito con mandibola inferiore gialla, corpo grande e compatto; la colorazione è grigio-cenerina nelle parti superiori e bianca in quelle inferiori; i lati della testa sono neri con vertice bianco; gli occhi sono gialli. É un cacciatore solitario; preferisce il pesce, ma cattura anche anfibi, piccoli rettili, piccoli mammiferi, insetti e altri invertebrati.
É una specie protetta (Convenzione di Berna, Lista rossa IUCN), in quanto è condizionata dalla crescente sparizione degli ambienti acquatici e dall’inquinamento delle acque.

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