ENNA. VIAGGI SESSUALI COI SOLDI DELLA SCUOLA, AI DOMICILIARI L’EX PRESIDE E L’EX DIRETTORE AMMINISTRATIVO DELL’ITC LEONARDO DA VINCI DI PIAZZA ARMERINA. SI SONO APPROPRIATI DI 300 MILA EURO IN 10 ANNI

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Nella giornata scorsa gli uomini della 3^ sezione – reati contro il patrimonio e la Pubblica Amministrazione – della Squadra Mobile della Questura di Enna, diretti dal Vice Questore Aggiunto dr. Giovanni CUCITI, hanno tratto in arresto, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. di Enna, un dirigente scolastico ed un ex direttore amministrativo. La vicenda penale vede coinvolti il Prof. SCOLLO Giovanni, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico per geometri “Leonardo DA VINCI” di Piazza Armerina ed il suo ex direttore Amministrativo Giovanni DELLE CAVE, i quali sono indagati dei delitti di peculato e falso commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico, in concorso tra loro, per essersi appropriati nell’arco di circa un decennio di quasi 300.000,00 €, utilizzati per fini personali, allo scopo di soddisfare esigenze proprie o per effettuare viaggi di piacere all’estero, alterando i bilanci dell’istituto, tramite l’emissione di reiterati mandati di pagamento falsi, relativi al pagamento di tasse, utenze, forniture ed altro.

Inoltre, lo SCOLLO risulta indagato anche per estorsione ai danni del DELLE CAVE, poiché lo avrebbe costretto a firmare una dichiarazione con la quale quest’ultimo si assumeva la responsabilità esclusiva degli ammanchi dalle casse della scuola.

Il DELLE CAVE, invece, è, altresì, indagato per avere minacciato gravemente alcuni docenti della scuola, uno dei quali tramite un nunchaku (arma composta da due mazze legate da una catena).

L’indagine prende avvio nel mese di aprile del 2010, a seguito di un incidente stradale subito dal DELLE CAVE, quando questi, ricoverato in gravi condizioni, viene trovato in possesso – dalla pattuglia della Polizia Stradale intervenuta sul sinistro – di un biglietto riguardante una serie di illeciti commessi dallo stesso e dallo SCOLLO, ai danni del citato istituto scolastico.

Ripresosi dalle lesioni riportate nell’incidente, lo stesso veniva sentito dagli investigatori della Squadra Mobile, ai quali, in diverse e distinte occasioni, forniva un precisa e dettagliata serie di dichiarazioni assistite, alla presenza del legale di fiducia, con le quali, nel ricondurre la motivazione dell’insano gesto ad una serie di illeciti commessi unitamente ed a causa dello SCOLLO Giovanni, ricostruiva una reiterata e prolungata condotta finalizzata all’appropriazione illecita di denaro, proveniente dai fondi della scuola dove i due svolgevano la prestazione lavorativa.

Lo stesso, infatti, riferendo significativi particolari relativi ad una serie ripetuta di prelevamenti dai fondi scolastici, con consequenziale falsificazione della relativa documentazione contabile, specificava che le somme erano state utilizzate dai due indagati per motivi prettamente personali (spese personali, familiari, viaggi all’estero ed altro), cagionando un danno economico per l’istituto di circa 300,000.00.

Nel frattempo, si apprendeva, altresì, che lo SCOLLO, nel marzo del 2010, a seguito di una serie di contrasti con il DELLE CAVE, lo aveva denunciato presso la Compagnia dei Carabinieri di Piazza Armerina, accusandolo quale unico responsabile degli illeciti prelevamenti di denaro, oltre che di una serie di minacce gravi ai danni di alcuni insegnanti in servizio presso il citato l’Istituto Tecnico.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dal PM dr. DI MAURO della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, hanno consentito di accertare, anche dall’esame delle liste passeggeri dei voli per la Romania, dalla documentazione (pure bancaria) sequestrata ed acquisita, nonché dalla comparazione dei timbri sui passaporti degli indagati, la sussistenza di piene responsabilità in capo ad entrambi i soggetti, verificando, altresì, che lo SCOLLO, al fine di eludere le investigazioni, aveva anche cercato di cancellare i timbri apposti sul proprio passaporto, che, esaltati con raggi ultravioletti dalla Polizia Scientifica, risultavano combaciare con quelli apposti sull’analogo documento del DELLE CAVE, in occasione di viaggi all’estero.

Era possibile, altresì, rilevare che le date dei prelevamenti di denaro, corrispondevano a quelle di viaggi all’estero effettuati dai due congiuntamente o separatamente.

Inoltre, veniva accertata la falsità dei vari mandati di pagamento, soprattutto con riferimento a tasse e tariffe (es. tarsu o tariffa per la raccolta dei rifiuti ), poiché presso gli uffici emittenti si rilevava la mancata corrispondenza tra quanto riportato nei mandati di pagamento e la reale emissione di bollette o fatture.

Inoltre, in occasione di attività ispettiva condotta da tecnici dell’Ufficio Scolastico Provinciale si sarebbero rilevati ulteriori ammanchi per liquidazione di compensi non dovuti, ed acquisti per forniture, in assenza di procedure di trasparenza pubblica.