CRONACA DI UNA GIORNATA “CULTURALE” AD ENNA, FRA MONUMENTI CHIUSI E IMMONDIZIA

La sede SiciliAntica di Enna, come molti sapranno, sta attuando dall’inizio del mese una campagna di scavi archeologici a monte Giulfo, una localita’ a pochi km da Villarosa, che si protrarra’ per tutto il mese di settembre. Il primo turno di scavi (dal 5 al 18 settembre) e’ composto da circa venti tra studenti e neo laureati nell’ambito dei beni culturali provenienti da tutta la Sicilia, qualcuno anche da oltre stretto. Nel programma delle attivita’ dello scavo sono previste, nei giorni di inattivita’ (sabato e domenica) delle visite in zone di interesse culturale. Si è deciso quindi di dedicare la giornata di domenica 11 alla visita di Enna, anche su sollecito dei partecipanti, visto che nessuno di loro conosceva la città.
Arrivati in citta’ spieghiamo brevemente quale sara’ l’itinerario della visita ai monumenti cittadini, partendo dal Santuario di Papardura, nella zona monte, per finire nella zona del castello, dall’altra parte della citta’.
Saltato il santuario di Papardura, perche’ erano in corso lavori di pulizia straordinaria per l’imminenza della festivita’ del SS. Crocifisso, dopo un breve pasto in un bar della zona monte, ci avviamo a piedi verso la chiesa di Montesalvo, aspettando l’orario di apertura (15.00) della Torre di Federico.  Passiamo dalla fontana di piazza Europa, foto ricordo sotto i bassorilievi bronzei e prime sorprese, un odore insopportabile di urina e feci con conseguente fuga dall’area. Saliamo le scale che portano alla chiesa fra erbacce rinsecchite e qualche lattina abbandonata, ma il bello deve ancora venire..  i ragazzi si affacciano per ammirare lo splendido panorama, ma ecco comparire uno spettacolo da brivido, tutte le pendici sottostanti la balaustra non sono altro che  una discarica a cielo aperto di rifiuti di ogni genere (ci sono anche due reti da letto), il solito puzzo nauseabondo di urina, non so cosa dire ai ragazzi.. confesso, da ennese,  di essermi trovato in grande imbarazzo. Tony, palermitano, esperto in documenti antichi, ironicamente esclama “..che bello, mi sembra di essere a casa mia!”.  Visto che la chiesa di Montesalvo era chiusa abbiamo proseguito alla volta dell’area medievale di Janniscuro, ma la situazione non e’ cambiata di molto, ovunque rifiuti, sterpaglie rinsecchite lungo il percorso, le luci annegate nella pavimentazione rotte, con pericolo di infilarci il piede dentro, in compenso il luogo e’ stato molto apprezzato per la sua suggestione. Sono circa le 15.00, orario di apertura della Torre di Federico, torniamo indietro, tagliando attraverso stradine piene di cartacce, notiamo per terra ancora i bigliettini che si lanciano per aria durante il passaggio della festa della Patrona il 2 di luglio, a testimonianza che questa zona non e’ stata spazzata da mesi. Entrati nella villa, saliamo alla Torre, ma questa e’ chiusa, aspettiamo fino alle 15.30, non si vede nessuno, decidiamo di partire alla volta del castello di Lombardia. Percorriamo la via Roma, solito scenario di cartacce e di sporcizia lungo i marciapiedi, passiamo dal Belvedere, le tracce della affollata frequentazione del sabato notte sono notevoli, bottiglie e lattine ovunque. Foto tutti attorno alla fontana del Ratto di Proserpina senza acqua e piena di scritte con vernice spray, proseguiamo.. Arriviamo al castello, qui la situazione igienica appare migliore,  i ragazzi seguono con attenzione la visita rimanendo incantati dalla storia del maniero e soprattutto dalla vista spettacolare che si gode dall’alto della Torre Pisana. Si va verso la Rocca di Cerere e ricompaiono i nostri cari rifiuti, abilmente nascosti tra le alte frasche rinsecchite.. Scendiamo verso piazza duomo. Non e’ possibile visitare il museo Archeologico perche’ oggi chiuso. Qualcuno ci chiede il perche’ della chiusura del museo Alessi, domanda a cui non abbiamo saputo rispondere, troppe le assurdità per dare una spiegazione logica alla sua chiusura ormai quasi decennale. Chiudiamo la nostra giornata con l’incanto del Duomo che ha lasciato i nostri ragazzi a bocca aperta e che ha mitigato le negativita’ della giornata.
“Enna e’ una incantevole città piena zeppa di tesori inestimabili, ma disorganizzata e sporca, troppo sporca, non siamo riusciti a fare una sola foto senza la presenza di una lattina o di una bottiglia..” sono stati questi i commenti piu’ ricorrenti.
Da ennese sono profondamente amareggiato nel vedere la mia citta’ ridotta in queste condizioni, perche’ la nostra associazione e’ da anni che si prodiga con notevole dispendio di energie per la tutela e la valorizzazione del nostro territorio, organizzando visite guidate, conferenze, manifestazioni culturali, e da quest’anno anche campagne di scavi archeologici.
Fra due settimane ripeteremo la visita con un nuovo gruppo di altri venti partecipanti al nostro scavo di monte Giulfo, per evitare vergogne come quelle subite domenica scorsa, anziche’ dedicare alla citta’ una intera giornata abbiamo deciso di limitare la visita al solo castello e al duomo, proseguendo poi per un paese del circondario.

Gaetano Marchiafava  
(Presidente della sede SiciliAntica di Enna)