DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UNIONE PROVINCIA REGIONE SICILIANA PER LE MINIERE DISMESSE G.REGALBUTO ALLE AUTORITÀ IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES.

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Sono orgoglioso di appartenere ad una terra che pur essendo stata oggetto di ingiustizie e soprusi vuole oggi rivalersi e gridare la propria dignità umana come fece Pirandello nelle sue opere dedicate alla Sicilia. Voglio dare fine ai continui attacchi di uno stato come l’America incapace di riconoscere le proprie colpe e solo capace di infangare la nostra gente e la nostra dignità e lo faccio raccontandovi la verità storica.  Comitini sorge su un rilievo sottostante il colle Cumatino, a 15 Km circa da Agrigento, è un comune di origine feudale, inizialmente ad economia agricola artigianale, nei primi del 1800, con la riscoperta dei giacimenti di zolfo, Comitini diventa uno dei più importanti centri minerari dell’agrigentino e la sua economia subisce una radicale trasformazione da agricola – artigianale ad industriale.  Comitini con le sue 70 miniere dava lavoro a 10.000 persone, e’ un periodo d’oro per il piccolo paese che, in poco tempo, si vede invaso da una miriade di gente proveniente dalle comunità limitrofe in cerca di fortuna e con la speranza di un lavoro continuo e più redditizio. Un certo benessere fu assicurato a tanti cittadini, Mandrazzi, Fiacche Vella, Buca ficu, Felicia, miniera del Sale, Stretto Cuvello, Rametta, miniera Pizzo, Crocilla Grande e Crocilla Principe, sono alcune delle 70 miniere in attività nei primi del novecento di cui permane la memoria storica.
Ma nel 1974 la prepotenza americana ha obbligato l’Italia e soprattutto la Sicilia a chiudere le zolfare, con la scusa che in America lo zolfo si tira fuori con tecnologie superiori e quindi era antieconomico per la Sicilia.
L’America e altri stati con diversi accordi Internazionali hanno costretto l’Italia prima a chiudere le zolfare e poi le miniere di Salgemma, oltre a quelle del ferro, carbone e sali vari, solo perche non volevano un concorrente come la Sicilia anche perché i nostri sali erano e sono superiori in qualità e in quantità.
L’ultimo abuso quello del Canada e della Germania nei confronti della Sicilia nel chiudere Pasquasia, la Germania per produrre sali potassici mentre il Canada per la produzione di Magnesio Metallico quest’ultimo tra gli elementi più importati sotto il profilo del mercato industriale mondiale, aeronautico, bellico, automobilistico e energie rinnovabili ( panelli del fotovoltaico).
Con la prepotenza ci hanno costretto a perdere lavoro e produttività e che ancora oggi abusano con i loro giornali a tiratura mondiale a buttare fango.Che si vergognino di averci mentito e di continuare in maniera ridicola ad attaccarci su tutto.

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