ENNA. DI GANGI SEGRETARIO DEL PD ALL’ASSESSORE ALVANO: “SPIACE CHE UN UOMO DELLE ISTITUZIONI NON ABBIA TROVATO UNA SISTEMAZIONE ALTERNATIVA PIÙ IDONEA PER GLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO “N. COLAJANNI”.

Print Friendly, PDF & Email

In merito alle affermazioni del Vicepresidente della Provincia Ing. Alvano il Segretario provinciale del PD ed il responsabile provinciale dell’Istruzione e della formazione Vittorio Di Gangi hanno rilasciato la seguente dichiarazione. Se solo l’Assessore Alvano avesse prima di rispondere consultato gli atti del Consiglio Provinciale si sarebbe reso conto che il gruppo del PD è stato sempre presente sulle tematiche che hanno riguardato la scuola e la disabilità, mediante atti ispettivi, convocazioni di consiglio, e conferenze stampa, esercitando cioè fino in fondo il ruolo di forza di opposizione rispetto alla sempre insufficiente, quando non anche inesistente, iniziativa dell’Amministrazione Provinciale. Mi riferisco alle azioni poste in essere, insieme all’On Russo, quando la Provincia di Enna è stata estromessa dalla ripartizione dei fondi CIPE per gli interventi urgenti in materia di edilizia scolastica, ma anche alle tante iniziative che hanno riguardato lo stato di precarietà e fatiscenza dell’edilizia scolastica e di tanti istituti della nostra provincia, ed ancora le battaglie per i licei linguistici ed il classico di Leonforte. I problemi legati alla disabilità ci hanno visti in prima linea in occasione dei tagli operati dall’amministrazione Provinciale nei confronti dei centri diurni di assistenza, ma anche allorquando vennero sempre da questa amministrazione, tagliati i fondi per il trasporto dei disabili, problemi questi risolti grazie a variazioni da noi volute e votate.
L’Assessore Alvano farebbe quindi meglio ad astenersi da valutazioni politiche non confacenti al suo ruolo di assessore tecnico per concentrarsi nel dare risposte ai tanti problemi che attanagliano il nostro territorio, non solo in materia di edilizia scolastica.
“Vorrei ricordare al Vicepresidente, continua Di Ganci che la mia vita professionale è intrisa di scuola e della scuola ennese me ne sono occupato sin dal 1990 avviando battaglie sull’edilizia scolastica e sulla sicurezza sin da allora quando non c’era un’adeguata sensibilità per questi temi. Spiace che un uomo delle Istituzioni si arrabbi per le dichiarazioni rilasciate dal PD e non si arrabbi per il fatto che nel corso del suo mandato non abbia trovato una sistemazione alternativa più idonea per gli studenti del Liceo Classico “N. Colajanni”. Forse chi si è svegliato tardi è proprio l’Amministrazione provinciale. Dov’era l’Amministrazione quando il sottoscritto già nel mese di aprile 2011 denunciava i tagli operati dal Governo Nazionale, portando proprio ad esempio la situazione paradossale del Liceo N. Colajanni? Dov’era l’Amministrazione provinciale quando il personale della scuola ha protestato per i tagli operati nella nostra provincia? Lo sa che in tre anni si sono persi oltre 600 posti di lavoro? Che cosa ha fatto l’Amministrazione Provinciale? Il Partito democratico c’era e ci sarà sempre. Ha promosso ordini del giorno in vari consigli comunali; è stato promotore di consigli straordinari. Era presente in tutte le manifestazioni ed ha presentato attraverso i suoi parlamentari anche delle interrogazioni. Allora forse sembrava che fosse un problema tutto interno al Ministero e che non interessasse gli Enti Locali? Questi stessi problemi non sono esplosi soltanto perché nei due anni precedenti il Ministero della P.I., attraverso i suoi organi periferici ha concesso la deroga per angustia locali a differenza di quest’anno. Rimane il fatto che ancora per chissà quanto tempo, speriamo magari soltanto per questo anno scolastico, visto l’impegno assunto dall’Assessore Alvano, gli studenti del Classico N. Colajanni dovranno fare lezione in locali dove possono essere ospitati 11- 12- max 19 studenti, mentre di fatto ci sono classi mediamente frequentate da 18-20-22 studenti. Soltanto la buona volontà e la pazienza di tutti ha fatto si che si siano svolte regolarmente le lezioni negli anni scorsi. Proprio perché la nostra Provincia, che fino a qualche anno fa era ai primi posti per l’edilizia scolastica delle scuole superiori, oggi si trova, soprattutto nel comune capoluogo, in difficoltà, occorre una seria programmazione pluriennale che miri a costruire nuovi edifici scolastici e a riorganizzare la sistemazione degli Istituti in funzione del reale numero dei studenti. È ben noto a tutti che ci sono edifici scolastici semivuoti e scuole sovraffollate. Vorrei far presente, poi, che anche quando verrà riaperto il portone della sede storica del Liceo, i problemi dell’angustia locali non sarà certamente risolti, perché quell’edificio è assolutamente insufficiente ed inadeguato rispetto agli spazi necessari per le classi e i laboratori. Sono disponibile a qualunque tipo di confronto per proporre soluzioni concrete per il breve e lungo periodo pur di garantire strutture accoglienti e funzionali alle nostre giovani generazioni. Ricordo, poi, all’Assessore Alvano che della disabilità personalmente e come rappresentante di una forza politica ne so più di quanto lui stesso possa immaginare. C’è chi se ne occupa in un modo c’è chi se ne occupa in altro modo. Non mi permetto di entrare nel merito di come se occupano glia altri, perché meritano tutti un grande rispetto ma non permetto nemmeno che si possano dire delle falsità. Tantissimi posti di sostegno, nella mia precedente attività sindacale, sono stati rivendicati e ottenuti; da amministratore e da rappresentante del Partito democratico ennese posso affermare che i temi della diversità e della disabilità sono stati sempre al centro dell’attenzione garantendo servizi anche quando il Comune era in dissesto finanziario a differenza, invece, della Provincia regionale che da alcuni anni ha ridotto o annullato l’impegno verso questo mondo. Ci dica invece, se in tutti gli edifici delle scuole superiori la manutenzione ordinaria (scialbatura, sistemazione degli impianti e quant’altro) in questi mesi estivi è stata realizzata, se le scuole hanno tutti i banchi e le sedie a sufficienza per tutti gli studenti, se sono state assegnate le risorse a sufficienza per far fronte alle spese obbligatorie per legge”.