Lo studio di fattibilità vede fra i promotori le Università siciliane, il Distretto Tecnologico Energia ed Edilizia Sostenibile, Centri di Ricerca, Centri Studi, Consorzi, e importanti aziende private di diversi settori; dalla navigazione aerea a quella di tecnica navale, dai servizi per l’oceanografia e gestione di risorse ambientali alla ricerca e applicazioni di tecnologie innovative. La proposta del nuovo distretto ed il quadro strategico sono finalizzati secondo tre indirizzi di base: A) Interazione tra soggetti della ricerca scientifica e PMI su percorsi di prioritaria innovazione tecnologica mirati ad una maggiore qualificazione dei prodotti/servizi, competitività e internazionalizzazione;
B) Progettazione e modellizzazione di sistemi fortemente innovativi in alcuni settori strategici per lo sviluppo socioeconomico della regione Sicilia, con priorità per lo smaltimento dei rifiuti, il recupero di nuove fonti energetiche e la loro applicazione ottimale;
C) Individuazione di nuove soluzioni tecnologiche nel settore della prevenzione/sicurezza delle popolazioni insediate rispetto agli scenari di rischio naturale e antropico di maggiore esposizione nel territorio regionale;
I temi di essenziale riferimento del nuovo Distretto afferiscono all’Ambiente e alla Sicurezza, con l’obiettivo di condurre un’azione strategica finalizzata in particolare a :
• definire un quadro conoscitivo multidisciplinare delle criticità ambientali, delle vulnerabilità e degli scenari di rischio di origine naturale e antropica;
• realizzare un modello di sistema integrato ad elevata tecnologia, capace di attuare forme di monitoraggio ambientale, terrestre e marino, attraverso l’impiego di piattaforme differenziate (satelliti, aeromobili, reti di sensori, mezzi navali) con relativa acquisizione ed elaborazione dati, finalizzato alla prevenzione e sicurezza delle popolazioni insediate rispetto ai rischi naturali e antropici, incluso il rischio di azioni terroristiche;
• coordinare e realizzare la progettazione di un sistema tecnologicamente evoluto nel settore dello smaltimento dei rifiuti su piattaforma mobile navalizzata off-shore, con produzione di energia elettrica, gas e materiali inerti reimpiegabili; il modello di piattaforma rappresenterà una soluzione tecnologica avanzata ed esportabile in altre regioni, oltre che a livello internazionale; inoltre, per la sua collocazione e la sua conformazione, la piattaforma sarà anche sede di attività scientifiche oceanografiche, di monitoraggio e prevenzione dei rischi sismico, vulcanico, maremoti;
• coordinare attività di progettazione e programmazione in settori strategici del patrimonio regionale, definendo un quadro innovativo degli interventi con particolare riguardo al disinquinamento marino da idrocarburi, alla prevenzione degli apporti inquinanti di maggiore probabilità nelle aree industriali della petrolchimica nel sistema costiero-marino tirrenico e ionico, alla difesa dei cetacei, alla valorizzazione delle risorse di turismo culturale collegate al mare;
• individuare nuove risorse idriche a fini prevalentemente potabili nel sistema marino costiero di riferimento, progettando esecutivamente il sistema di corretto impiego;
• attuare ricerca, sviluppo ed alta formazione nel settore della produzione e gestione della energia, incluso il trasporto e l’accumulo, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili ed all’applicazione nel settore dell’edilizia per civile abitazione di materiali e tecnologie volte alla riduzione degli impatti sull’ambiente.
• promuovere e realizzare attività di formazione/addestramento nel settore della prevenzione del rischio d’incendio in ambienti di lavoro particolarmente esposti, attraverso l’utilizzazione di tecnologie e presidi antincendio fortemente innovativi, con il diretto coinvolgimento di PMI altamente specializzate nel settore;
• promuovere nuovi processi di sviluppo del territorio regionale attraverso l’interazione tra PMI operanti nei settori d’interesse del nuovo distretto tecnologico, collegamento con altri distretti nel territorio italiano e della UE, in una logica di internazionalizzazione delle imprese;
• condurre interazioni costanti con la Regione Siciliana, il MIUR e le amministrazioni pubbliche di riferimento delle attività del distretto, al fine di contribuire alla qualificazione delle politiche d’intervento in favore dello sviluppo socioeconomico e produttivo-industriale;
Lo studio di fattibilità presentato, dice Liborio Gulino Presidente del Distretto Tecnologico Energia ed Edilizia Sostenibile è un progetto ambizioso stimato in quasi 50 milioni di Euro. Il ruolo del nostro Distretto, all’interno del Distretto “ALPHA” sarà più specificatamente improntato agli aspetti di cui già ci si occupa che sono quelli delle energie, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili ed all’applicazione nel settore dell’edilizia di materiali e tecnologie volte alla riduzione degli impatti sull’ambiente, della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Auspichiamo che il progetto venga approvato, il cui impatto, economico, ambientale, occupazionale e industriale, avrà una notevole ricaduta di benefici sul territorio regionale e sulle imprese sia in termini economici che di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.