I militari della Stazione di Barrafranca, dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, a seguito di una denuncia – querela trasmessa presso i loro Uffici dal Comando Stazione Carabinieri di Verona – Ca’ di David e sporta da un’imprenditrice veneta, S. L., titolare di un’Azienda Agricola, circa una patita truffa relativa alll’acquisto di 14 equini effettuati da tre soggetti originari della provincia di Enna, hanno dato vita ad una pronta e veloce attività info – investigativa. I militari dell’Arma di Barrafranca hanno infatti individuato la sede di un’azienda sita in una Contrada, agro del Comune di Mazzarino (CL), presso la quale i quattordici cavalli oggetto della truffa erano stati momentaneamente collocati. Una pattuglia composta da quattro Carabinieri si è recata sul posto rinvenendo effettivamente i cavalli in questione ed hanno tempestivamente identificato il proprietario dei terreni in M. G., 53enne originario di Capizzi (ME) ma residente a Barrafranca, soggetto già molto noto alle Forze dell’Ordine. Sul posto veniva identificato inoltre anche G. F., 43enne nativo e residente a Piazza Armerina, il quale ha riferito che i 14 equini presenti risultavano essere stati da lui acquistati per conto di una ditta, di un altro piazzese D. P. M., di cui anch’egli è socio. Lo stesso G. F., ha dichiarato che i cavalli erano stati regolarmente acquistati per una somma pari a Euro 50.000,00 con due assegni bancari più una caparra in contanti. A riprova di quanto affermato lo stesso ha cercato di presentare i passaporti/libretti segnaletici di tutti i 14 cavalli presenti, oltre alla dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali nonchè il documento di trasporto di questi. Alla luce di tutto ciò gli uomini dell’Arma hanno sollecitamente contattato i colleghi della piccola Stazione veneta che hanno confermato in pieno la truffa posta in essere dai tre odierni indagati. Successivamente, mediante il qualificato supporto del personale dell’ A.S.P. n° 2 Servizio Veterinario – Distretto di Gela e con la loro strumentazione adeguata, tramite esame elettronico, i Carabinieri hanno controllato l’autenticità dei passaporti correlati ai microchip inseriti sottocute agli animali accertando l’identificazione certa di ogni cavallo. Dovendo decidere in merito al sequestro ed al contestuale affidamento degli animali, in quanto gli stessi ritenuti corpo di reato, dopo un consulto con il personale A.S.P. intervenuto circa lo stato di salute degli animali e l’eventuale loro trasporto presso struttura giudiziaria, i quattordici cavalli sono stati affidati al sig. M. G., quale affittuario dell’azienda ove i cavalli sono stati rinvenuti, il quale è stato reso edotto degli obblighi, delle responsabilità e delle pene comminate in materia di custodia giudiziale. Sono tuttora in corso indagini per risalire a chi e come i quattordici cavalli sono stati trasportati dalla provincia di Verona a quella di Enna. Di tutta la vicenda sono state interessate sia la
Procura della Repubblica di Verona che quella di Gela e le stesse stanno valutando le posizioni penali degli indagati per il reato previsto e punito dagli artt. 110 e 640 del Codice Penale (truffa in concorso).