Nel pomeriggio di ieri 22 settembre, gli uomini della Squadra Mobile, coordinato e diretto dal Vice Questore Aggiunto, dott. Giovanni CUCITI e dal Commissario Capo dott. Claudio PUCCI, ha proceduto all’arresto di MINGRINO Alfredo in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Enna, su richiesta del Sost. Proc. Della Repubblica dott.ssa Paola D’Ambrosio. Il MINGRINO, ennese del ‘74, annovera gravissimi precedenti penali per associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, resistenza e violenza a P.U., lesioni ed altro e, in atto, era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Enna.
L’ultima carcerazione del MINGRINO scaturisce da ulteriori atti di violenza ed intimidazione posti in essere dal predetto.
Questi, sorvegliato speciale, come accertato dalle indagini effettuate, aveva instaurato un vero e proprio clima di terrore nell’abitazione di Enna della sua convivente ove si era stabilito.
Il MINGRINO era infatti solito picchiare, minacciare ed ingiuriare tutti gli abitanti della suddetta casa, vale a dire la madre, la sorella ed i due nipoti, rispettivamente di 8 e 10 anni, della sua compagna, rimanendo in casa senza espletare alcuna attività.
Le vessazioni morali e materiali cui i predetti erano sottoposti erano continue ed avevano reso loro la vita impossibile essendo costretti, alle volte, perfino a digiunare o a rimanere dentro casa senza possibilità di uscire.
Obiettivo del MINGRINO era quello di farsi consegnare denaro dai familiari e, tutte le volte in cui non veniva accontentato, dava sfogo alla propria ira.
Per tali ragioni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Enna, MINGRINO Alfredo veniva tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violazione della misura della sorveglianza speciale e condotto presso il carcere di Enna a disposizione dell’A.G. procedente, presso la Procura della Repubblica di Enna.