La scorsa settimana alcuni organi di stampa Siciliani hanno riportato notizie circa la protesta di numerosi abitanti di Leonforte, Comune della Provincia di Enna, che lamentano le pessime condizioni in cui versano alcune strade cittadine. Le lamentele investono la locale amministrazione comunale che non ha provveduto alla regolare asfaltatura, in particolare, del tratto che congiunge via Papa Giovanni Paolo II con corso Umberto, causando grandi disagi alla popolazione coinvolta. Infatti, il continuo transito di autoveicoli solleva una polvere molto fastidiosa che sta causando anche preoccupazioni di tipo ambientale e sanitario agli abitanti di queste strade. Diverse persone lamentano disturbi di tipo respiratorio. L’ambiente circostante le loro abitazioni é ovunque coperto da una coltre che penetra ovunque. Il Comune non interviene, poiché afferma che quel tratto di strada sia privato. Ma, dal momento che lungo queste vie vi é il libero transito di persone e veicoli, e che lungo la stessa strada in passato siano stati fatti lavori pubblici di scavo per i tubi che forniscono acqua e gas o per l’elettricità e le linee telefoniche, non ritiene la Commissione che per gli amministratori locali ricorra comunque l’obbligo di compiere opere di pubblica utilità qualora si riscontrino motivi di tutela della salute pubblica e dell’ambiente?
La situazione appare ancora più assurda se consideriamo che stiamo parlando della Regione la cui classe politica insegue da decenni il sogno di un ponte sullo Stretto di Messina.
Inoltre la Regione Sicilia é una delle quattro Regioni Italiane che fanno parte dell’obiettivo “Convergenza”, il cui scopo sarebbe quello di promuovere condizioni che favoriscano la crescita, l’occupazione e l’adeguamento strutturale delle aree in ritardo di sviluppo rispetto alla media Europea.
E’ possibile conoscere quanti progetti sono stati realizzati negli ultimi 3 anni in Sicilia utilizzando i Fondi previsti dall’obiettivo “Convergenza” nel settore delle infrastrutture pubbliche, dal momento che i cittadini ritengono che le condizioni di disagio anziché essere state eliminate, stiano invece aumentando?