Nei giorni scorsi, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un giovane piazzese, T.I, classe 1988, piazzese, poiché ritenuto responsabile del reato di resistenza a pubblico Ufficiale, ai sensi dell’art 337 c.p., per non essersi fermato all’alt Polizia, mentre conduceva un’autovettura, fiat panda, di proprietà della madre, dandosi alla precipitosa fuga, nonché per guida senza patente, ai sensi dell’art. 116 commi 1° e 13° del C.d.S. (recidivo nel biennio di guida senza patente), e violazione degli obblighi di custodia, per avere utilizzato una autovettura sottoposta a sequestro amministarativo.
In particolare, nel pomeriggio scorso, durante un servizio di controllo del territorio espletato nel centro armerino, i poliziotti del Commissariato della città dei mosaici, intimavano l’alt Polizia, ad un’autovettura, una Fiat Panda, con a bordo il solo conducente.
Quest’ultimo, alla vista degli Agenti con una manovra repentina, accelerava dandosi a precipitosa fuga. Di conseguenza ne scaturiva un inseguimento per alcune vie del centro storico – a quell’ora gremito di pedoni – fino a quando il veicolo veniva raggiunto e opportunamente bloccato.
Successivamente, i poliziotti della Squadra Volante armerina, identificavano il conducente del veicolo per T. I., pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, il quale veniva sottoposto a perquisizione personale e del veicolo, e lo stesso veniva accompagnato, presso gli Uffici del Commissariato della città della Madonna delle Vittorie.
Dagli accertamenti esperiti, si appurava che l’odierno indagato, era privo di patente di guida, poiché mai conseguita, il veicolo era privo di copertura assicurativa e già sottoposto a sequestro amministrativo, in quanto in precedenza gli era già stata contestata la mancata copertura assicurativa, nonché la guida senza patente perche mai conseguita.
Pertanto, all’odierno indagato T. I., venivano contestati i reati p. e p. dagli artt. 337 c.p. (resistenza a Pubblico Ufficiale) – l’art. 116 commi 1° e 13° del C.d.S. (recidivo nel biennio di guida senza patente, con patente revocata o non rinnovata), nonché redatte le opportune contestazioni per le relative violazioni al codice della strada, ovvero: le violazioni al C. di S. degli art. – 213 4° comma – 192 1° e 6° comma, per mancato arresto in un posto di controllo; per aver creato una situazione di pericolo nella sede stradale; per velocità non commisurata in prossimità e presenza di pedoni, abitazioni, nonché alla madre dell’indagato, proprietaria del veicolo, l’incauto affidamento del veicolo. Contestazioni amministrative ammontanti a diverse centinaia di euro. Infine l’autovettura in argomento veniva sottoposta al sequestro amministrativo, per la successiva prevista confisca.
Sulla scorta di quanto accertato, l’autovettura condotta dal denunciato veniva, dunque, sottoposta a sequestro, e contestuale fermo amministrativo, mentre il T.I, oltre ad essere destinatario di diverse contestazioni per le numerose violazioni al codice della strada, veniva deferito alla Procura della Repubblica erea, per il reato di resistenza ai PP.UU.., guida senza patente recidiva nel biennio e violazione degli obblighi di custodia.