Era il 27 luglio 2011 quando la vittima, un ventiseienne ennese alla guida della propria auto, veniva tamponato da S. R., anch’egli ennese classe 1974, incensurato, in prossimità del semaforo posto all’altezza di “Enna 2”. Nonostante la totale colpa del sinistro provocato, S. R. avanzava richiesta di denaro al tamponato, al fine di procedere alla riparazione dei danni alla propria vettura. Trascorsi alcuni giorni, l’indagato si faceva risentire dalla vittima a cui reiterava la richiesta di denaro. Dopo alcune settimane, precisamente il 18 settembre 2011, in zona Belvedere Marconi, S.R. incontrava la sua vittima alla quale reiterava la richiesta di denaro e lo ingiuriava, lo minacciava e lo picchiava, colpendolo con schiaffi e calci, intimandogli di consegnargli i soldi entro una settimana; tale illecita richiesta veniva avanzata anche tramite sms e ribadita il successivo 24 settembre 2011, proprio allo scadere del termine prefissato.
Tali fatti, accertati a seguito delle indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, sono stati rassegnati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna – nella persona del Sostituto Procuratore dr. Marco DI MAURO – il quale ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari.
Pertanto, nella mattina del 13 ottobre 2011, gli uomini della Squadra Mobile hanno tratto in arresto S. R. e lo hanno ristretto presso la propria abitazione a disposizione della competente A. G.