Cerimonia di intitolazione, domani, sabato 15 ottobre, ore 11, della Casa Circondariale di Enna all’assistente capo Luigi Bodenza ucciso 17 anni fa da un commando. Bodenza fu assassinato nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 1994 a Gravina, mentre stava rientrando a casa, dopo aver terminato il turno di servizio alla Casa circondariale di Catania, Piazza Lanza. L’assistente capo fu affiancato da un’auto, al cui interno si trovavano due sicari della mafia, che gli spararono numerosi colpi d’arma da fuoco. Il Ministro dell’Interno ha riconosciuto Luigi Bodenza “Vittima del Dovere”, mentre il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria. Al poliziotto penitenziario, ucciso dalla mafia, sono stati già intitolati la caserma del penitenziario di Caltagirone e il campo sportivo della Casa Circondariale di Siracusa. Luigi Bodenza, primogenito di altri due fratelli, era nato ad Enna il 26 settembre ‘44. Dopo il servizio militare, era entrato nel Corpo di Polizia Penitenziaria, all’epoca Agenti di Custodia, ed era stato assegnato alla Casa Circondariale di Capraia, un’isoletta dell’arcipelago toscano. Dopo un paio d’anni aveva ottenuto il trasferimento a Catania, dove aveva conosciuto una giovane di Gravina, Rosetta, che diventerà sua moglie e dalla cui unione sono poi nati due figli, Paola e Giuseppe.
Dal I° luglio del ‘94 Bodenza sarebbe andato in pensione.
L’intitolazione della Casa Circondariale ennese è stata decisa dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con un decreto dello scorso 10 giugno, su sollecitazione dell’associazione “Polizia Penitenziaria e Operatori Case Circondariali Luigi Bodenza”, costituita nel 2004 in occasione del decennale della morte dell’assistente capo. L’associazione è composta da operatori degli istituti penitenziari di Enna, Piazza Armerina. Catania e Palermo e da rappresentanti della società civile, che in questi anni hanno sempre promosso iniziative in memoria del collega.