Da pochi giorni si è conclusa la quinta campagna di scavi archeologici nell’insediamento arcaico di Monte Giulfo (Villarosa) risalente al VII sec a.C., organizzata quest’anno dalla sede SiciliAntica di Enna, alla quale hanno partecipato circa quaranta fra studenti e neo laureati in discipline archeologiche provenienti da tutte le università siciliane e anche da oltre stretto. I partecipanti hanno avuto la possibilità di fare una esperienza formativa di alto livello in un sito molto interessante dal punto di vista scientifico, mentre nelle ore non lavorative hanno avuto modo di apprezzare le bellezze del nostro territorio grazie alle visite guidate facenti parte del programma delle attività. Per quanto riguarda l’aspetto storico-scientifico, la ricerca si è soffermata su alcune zone dell’abitato posto sull’acropoli, dove negli anni passati era stato indagato un edificio databile intorno alla metà del VI sec. a.C.
A fianco di questa struttura, ad orientamento ortogonale, lo scavo ha consentito l’approfondimento conoscitivo di un sacello sacro a pianta rettangolare, disposto su due vani con banchine interne, munito di spesse mura perimetrali e databile al 580 a.C.
La presenza di questo tempio, con l’adozione di un modello cultuale di tradizione architettonica greca, testimonia il cambiamento radicale che stava investendo le zone dell’interno della Sicilia grazie all’influenza della forte colonia rodio-cretese di Gela.
Un altro tassello utile alla comprensione della vita del centro è rappresentato dalla scoperta dei resti di un cantiere dove si producevano i mattoni di argilla cruda che venivano utilizzati nella costruzione dei muri delle case.
Sempre a ridosso dell’edificio ortogonale è venuta alla luce una grande fossa riempita con i rifiuti della fase di vita più antica della città arcaica.
Anche se ancora devono essere sviluppati i dati sullo studio dei materiali e sulle strutture rinvenute, con questa campagna di scavi si è avuta la conferma della presenza di diverse fasi costruttive riferibili all’incontro tra le popolazioni indigene dell’interno della Sicilia e i coloni rodio-cretesi di Gela.
La sede SiciliAntica di Enna, nella persona del suo presidente, Gaetano Marchiafava, ringrazia la Soprintendente ai BB.CC. di Enna dott.ssa Fulvia Caffo, l’amministrazione comunale di Villarosa rappresentata dal Sindaco Gabriele Zaffora, gli archeologi che hanno diretto lo scavo, dott.Sandro Amata e la dott.ssa Anna Barberi, la comunità di Villapriolo che ha simpaticamente adottato i ragazzi dello scavo facendoli sentire a casa loro e quanti ci hanno seguito con passione in questi 30 giorni di attività.
I partecipanti allo scavo si ritroveranno agli inizi di novembre alla biblioteca comunale di Villarosa per la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione, che avverrà alla presenza della Soprintendente, delle autorità comunali e dei presidenti, regionale e della sede ennese, di SiciliAntica.