SIULP , UNITAMENTE A SAP-UGL E CONSAP SCENDE NUOVAMENTE IN PIAZZA CON UNA IMPORTANTE MOBILITAZIONE CONGIUNTA.

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Alla luce degli ulteriori tagli alla sicurezza derivanti dall’ultima manovra finanziaria , il maggiore sindacato di polizia, il SIULP , unitamente a SAP-UGL e CONSAP scende nuovamente in piazza con una importante mobilitazione congiunta. Domani, mentre a Roma  saranno allestiti presidi davanti al Senato e davanti alla Camera dei deputati, in tutte le province italiane ci sarà una MOBILITAZIONE GENERALE dei maggiori sindacati di polizia. A Enna, a partire dalle ore 10.00, il SIULP, insieme agli altri sindacati aderenti all’iniziativa, terrà un presidio davanti al palazzo del Governo per informare la cittadinanza dell’assoluta insensibilità di questo governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che non possono più sottacersi, poiché ormai il livello dei tagli alla sicurezza ha assunto dimensioni tali da interessare concretamente il benessere dei cittadini.
Nel corso dell’iniziativa saranno distribuite alla cittadinanza cedole nominali per l’acquisto di carburante, poiché l’ultima trovata di questo governo è quella di tagliare il carburante al comparto sicurezza.
In concreto, il cittadino che si è già dovuto abituare alla sempre minor presenza delle forze dell’ordine sul territorio, dovrà anche abituarsi a sentirsi rispondere che è impossibile inviargli una volante perché la benzina è finita.
Tra l’altro, alla luce dei fatti di Roma, è arrivato il momento in cui il nostro governo – con chiarezza, senza se e senza ma – dica da che parte vuole stare: se dalla parte di delinquenti incalliti e pericolosi per la democrazia come quelli che hanno devastato Roma, o dalla parte delle persone perbene e di quei servitori dello Stato che sono costretti a farsi massacrare da una follia fine solo alla violenza e alla devastazione.
I fatti di Roma hanno purtroppo messo tutti di fronte alla realtà che i tagli alla sicurezza non sono un problema solo dei poliziotti ma sono soprattutto un problema per il cittadino che deve fare i conti con una risposta sempre più ridotta da parte delle forze dell’ordine.