In riferimento alla mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti, l’assessore comunale Luigi La Rocca ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La mozione presentata è un atto grave sia sul piano personale che su quello politico. I fatti oggetto della stessa mozione sono legati all’apertura di un cantiere edile da parte di un’impresa a Enna Bassa, lungo la strada “Pergusina” e al fatto che, in rapporto agli scavi eseguiti è emersa una certa preoccupazione da parte di alcuni consiglieri comunali circa presunti errori di posizionamento del fabbricato da realizzare, tali da compromettere la realizzazione di una strada voluta dal Consiglio Comunale, da realizzare a tergo della palazzina medesima.
L’argomento è stato oggetto di dibattito all’interno della IV Commissione Consiliare permanente, alla quale ho partecipato dando tutte le informazioni di cui ero in possesso e fornendo tutti i chiarimenti richiesti.
Si tenga conto che, dal dibattito in commissione, è emerso che la predisposizione degli atti di natura tecnica ed amministrativa e di tutti gli atti deliberativi di approvazione delle lottizzazioni, citati nella mozione, sono stati assunti nel corso della scorsa consiliatura. Il progetto stradale a tergo della palazzina da costruire sulla Pergusina, compreso nella lottizzazione approvata dal Consiglio Comunale, consisteva in una planimetria con annesse sezioni da cui si rilevano le quote della strada da realizzare, oltre che il dislivello entro cui posizionare il fabbricato. Detto progetto dovrà essere realizzato dal Comune di Enna sulle aree cedute dai costruttori titolari delle lottizzazioni.
Si noti che le quote stradali segnate in progetto risultavano non essere corrispondenti con quelle esistenti più a sud, dove la stessa impresa ha già realizzato un precedente programma costruttivo e, conseguentemente, per come è stata progettata la strada non è tecnicamente più realizzabile.
La sua realizzazione, infatti, comporterebbe un aggravio notevole dal punto di vista economico, dovendo realizzare un’enorme mole di scavi e di opere, comportando, inoltre la modifica dell’altezza fuori terra (lato monte) dell’edificio da costruire.
In variante alla soluzione già approvata è comunque possibile studiare altre soluzioni evitando così di ripetere errori.
In ogni caso ho disposto una verifica degli atti già maturati, da eseguire in tempi strettissimi, perché si rimedi ad eventuali lacune o distrazioni nella istruttoria degli atti sul piano tecnico e si apportino in autotutela correzioni e/o integrazioni, fermo restando le eventuali responsabilità.
Questo è lo stato delle cose. Non si comprende, quindi, in cosa si sostanzi la mia lamentata “inerzia”, anzi, credo proprio che, al contrario, l’aver riportato la verità dei fatti ha forse disturbato qualcuno.
Per quanto riguarda i firmatari della mozione, se hanno inteso presentarla per sollevare la problematica in questione penso che abbiano fatto bene, non sentendomi, tuttavia, per nulla turbato né da questa, né da altre vicende”.