PIAZZA ARMERINA: I CARABINIERI EFFETTUANO CONTROLLI AI DETENTORI DI ARMI. DENUNCIATI DUE PIAZZASI.

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I militari della Stazione di Piazza Armerina, dipendenti della Compagnia Carabinieri cittadina, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Enna, due piazzesi, padre e figlio, perché resisi responsabili delle violazioni previste e punite dagli art. 38 T.U.L.P.S. e 97 Reg. Es. T.U.L.P.S. (omessa denuncia di detenzione munizionamento); art. 58 Reg. Es. T.U.L.P.S. (omessa denuncia di variazione numero munizioni detenute – omessa denuncia di variazione luogo di detenzione armi); art. 20 legge 110/1975 (omessa custodia di armi e munizioni); art. 20 bis legge 110/1975 (incauto affidamento di armi); art. 698 del Codice Penale (omessa consegna di armi).
I militari operanti avendo avuto fondato motivo che presso le abitazioni di due soggetti piazzasi, padre e figlio, insistenti nello stesso stabile ubicato in pieno centro cittadino, si trovassero armi e munizioni illegalmente detenute, hanno proceduto al controllo, dapprima presso l’abitazione del padre, ove accertavano che lo stesso aveva:
•     omesso di denunciare la detenzione di nr. 6 cartucce cal. 12 a palla e nr. 8 cartucce cal. 6,35;
•     l’illecita detenzione di nr. 26 cartucce cal. 38 special in luogo delle 20 indicate in denuncia e nr. 30 cartucce cal. 30-30 in luogo delle 25 indicate in denuncia;
•    un ammanco di nr. 500 cartucce cal. 22 cosi’ come indicate in denuncia senza essere in grado di fornire spiegazioni in merito.
Successivamente i Carabinieri della città dei mosaici procedevano al controllo dell’abitazione del figlio ed accertavano che questi aveva omesso di consegnare ai militari operanti tutte le armi legalmente detenute, poiché ne aveva trasferito tre presso altra abitazione. I militari dell’Arma hanno così avuto i presupposti per acclarare con assoluta certezza che i due denunciati non si erano assicurati di adempiere alle prescrizioni in materia di custodia.
Nove armi lunghe, quattro armi corte e duecentoventisei munizioni di vario calibro sono state posto sotto sequestro penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attuale attività rientra nel controllo del territorio, compito primario e precipuo per i militari della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina.