In risposta a quanto apparso sulla quotidiano La Sicilia in merito alla richiesta di interventi per migliorare le condotte idriche emersa durante la conferenza interistituzionale del 19 novembre scorso l’assessore provinciale all’Agricoltura Marcello Melfa, fa presente quanto segue: “Dall’attività di monitoraggio e coordinamento, avviata nell’ultimo quinquennio dall’Ente Provincia per favorire la razionale conservazione e distribuzione dell’acqua, per scopi agricoli e economici, invasata nelle dighe ricadenti nel territorio provinciale, emerge la necessità di risolvere le criticità amministrative, tecniche e organizzative per garantire la programmazione pluriennale della utilizzazione sostenibile dell’acqua invasata per scopi agricoli e plurimi ed inoltre per salvaguardare l’economia e la stabilità di un territorio sensibile ai dissesti idrogeologici riconducibili alla complessa orografia e natura del terreno. La ricchezza delle risorse idriche e la razionale utilizzazione per usi multipli rappresenta una concreta opportunità di sviluppo sostenibile per le aree irrigue presenti nel territorio. Se si raffrontano i dati relativi all’acqua invasata in Sicilia ed le superfici irrigate emerge come a fronte del 35 per cento dell’acqua accumulata in provincia di Enna sul totale dell’acqua accumulata in Sicilia la superficie irrigua servita nella provincia di Enna è meno del 2% rispetto alla superficie irrigata in Sicilia. La situazione è aggravata, ancora oggi, in quanto per motivi organizzativi e gestionali nel comprensorio irriguo servito dalla diga Olivo non si riesce a garantire un razionale programmazione e distribuzione di acqua per un quantitativo complessivo di circa 2milioni e 500 mila metri cubi annui (modestissimo quantitativo di acqua richiesto rispetto la notevole disponibilità idrica legata al territorio). Quanto evidenziato e i dati sull’irrigazione in Sicilia non lasciano alcun dubbio sulla gravissima penalizzazione delle aree irrigue ricadenti nell’ennese. Le priorità individuate per razionalizzare e potenziare il sistema irriguo riguardano prevalentemente gli interventi strutturali alle dighe, il completamento delle aree irrigue programmate e l’ammodernamento delle aree irrigue esistenti. E’ inoltre indispensabile la riorganizzazione amministrativa e gestionale per garantire una equa e sostenibile distribuzione delle acque in Sicilia. Si ribadisce l’urgenza di rimuovere le anomalie organizzative e gestionali che non permettono una ordinaria distribuzione dell’acqua nei comprensori serviti dalle dighe con gravissimi danni economici per il comparto agricolo e le attività connesse determinanti nell’apporto economico ed occupazionale indispensabile per la sopravvivenza sostenibile per la tenuta sociale con particolare riferimento alla zona sud della provincia servita dalla diga Olivo dove il completamento delle opere di collegamento per aumentare l’apporto di acqua nella diga rappresenta una richiesta prioritaria. Si evidenzia infine la necessità di un’azione di programmazione e di orientamento per le aziende agricole ricadenti nei comprensori irrigui serviti dalla diga Nicoletti, Sciaguana e Villarosa al fine di incrementare lo sviluppo di culture irrigue in quanto nelle suddette aree attualmente un’alta percentuale di aziende agricole non utilizzano l’acqua per l’irrigazione. Per quest’ultimo sensibilizzeremo i soggetti preposti per un’azione sinergica tra le parti necessaria al raggiungimento degli obiettivi”.