Esprime “soddisfazione” Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, per l’approvazione in Commissione Bilancio (di cui lo stesso Galvagno è Vice Presidente) del disegno di legge “Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne ed i minori vittime di violenza”. Il ddl, che già questo pomeriggio andrà in Aula, intende colmare una carenza legislativa con un’iniziativa rivolta ad affrontare efficacemente una situazione sempre più allarmante. “Il voto finale – sottolinea l’on. Galvagno – darà al Parlamento siciliano la possibilità di esitare una legge che diventi strumento nelle mani delle associazioni impegnate in prima linea a fianco delle donne che quotidianamente subiscono maltrattamenti e discriminazioni”.
L’articolato del testo unificato del disegno di legge contro la violenza sulle donne è la sintesi di tre ddl: il numero 371 presentato dai deputati Vinciullo, Pogliese, Arico ( Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne ed i minori vittime di violenza); ddl 485 presentato dai deputati: Raia, Adamo, Caronia (Interventi contro la violenza sulle donne); ddl 510 presentato dai deputati: Marziano, De Benedictis (Norme per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere).
“Sarà possibile – continua il deputato del Pd – assicurare alle vittime della violenza e ai loro figli minori o diversamente abili un sostegno per consentire loro di recuperare la propria autonoma individualità e di riconquistare la propria libertà, nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato, promuovendo iniziative di prevenzione, d’informazione (in collaborazione con gli enti territoriali) e di sostegno anche economico. Inoltre – conclude Elio Galvagno – per quanto riguarda le case di accoglienza e i centri antiviolenza, viene riconosciuta la rilevanza dell’attività svolta dagli operatori socio-sanitari e dai centri antiviolenza operanti nel territorio regionale e viene garantita la promozione di nuovi centri, avvalendosi delle competenze delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle cooperative sociali che abbiano come scopo la lotta, la prevenzione e l’assistenza delle donne vittime di violenza e che dimostrino di disporre di strutture e personale adeguato e che operino nel settore da almeno tre anni”.
Previsti inoltre l’istituzione del Forum permanente, sede di dialogo e confronto fra le istituzioni e la società in materia di prevenzione e contrasto alle molestie e alla violenza di genere, e l’Osservatorio regionale, per il monitoraggio degli episodi di violenza, attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai centri antiviolenza, dagli enti locali e dai servizi territoriali, al fine di realizzare una sinergia tra i soggetti coinvolti e di armonizzare le varie metodologie di intervento adottate nel territorio.