Hanno realizzato i montascale, taluni hanno acquistato dei presìdi, altri installato un ascensore, altri ancora hanno modificato i bagni o ambienti affinchè i loro familiari potessero vivere una vita senza dovere sempre dipendere da altri in quanto portatori di qualche handicap, oppure anziani, oppure ancora affetti da patologie notevolmente invalidanti. Lo hanno fatto ritenendo che la Regione Siciliana in base alla legge n. 13 del 1989 concedesse loro il relativo contributo- Infatti in base alla suddetta legge 13/89 la regione concede un contributo, appunto, per l’abbattimento delle barriere architettoniche una volta che i Comuni hanno curato l’istruttoria delle pratiche. Il Comune di Enna, ogni anno, ha regolarmente esaminato le domande presentate dagli interessati inviandole all’Assessorato Regionale alla famiglia ma purtroppo, da tre anni, non riceve alcun contributo per cui gli interessati non hanno ricevuto alcunchè. La ragione come spiegano i funzionari del competente Assessorato Regionale consiste nel fatto che nel relativo capitolo di bilancio la Regione non ha previsto alcuno stanziamento.
L’Assessore alla Politiche Sociali Salvo Notararigo ha registrato le lamentele dei cittadini interessati ed ha constatato che da tre anni e precisamente dal 2009, la Regione non stanzia nemmeno un centesimo. “Alle persone in condizione di disagio fisico e psichico la comunità deve riservare la massima attenzione possibile, per far si che non subiscano processi di emarginazione e di esclusione dalla normale vita socio-familiare. Per questa ragione, intanto, ho richiesto l’intervento della nostra deputazione regionale ed esattamente agli onorevoli Salvatore Termine, Elio Galvagno, Edoardo Leanza e Paolo Colianni, affinchè venga previsto lo stanziamento delle relative somme, D’altro canto, conclude Notararigo, non si tratta di grandi somme ma di contributi ammontanti, mediamente, a circa 4 – 5 mila Euro a persona a fronte di lavori o acquisti pari a 12 mila – 36 mila euro”.
Le domande presentate al comune di Enna sono in genere cinque ogni anno ed il costo complessivo dei contributi per l’intera Regionale Siciliana, in base alla proiezione effettuata dall’Assessorato Comunale competente, si aggirerebbe intorno a 2 milioni di Euro per l’intera Sicilia. Non trattandosi di cifre esorbitanti si confida nell’intervento fattivo dei deputati regionali-
Ai deputatti regionali On.li
Edoardo Leranza
Elio Galvagno
Salvatore Termine
Paolo Colaianni.
LORO SEDI
Oggetto: abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
La Regione Siciliana, attraverso l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro, erogava un contributo a quei disabili che realizzavano e continuano a realizzare, a proprie spese, delle opere nelle proprie abitazioni affinché potessero e possano condurre una vita normale senza dover dipendere continuamente dagli altri. Quanto sopra secondo le previsione della legge 9.1.1989 n. 13 e successive modifiche ed integrazioni.
Dall’esercizio finanziario 2008, la Regione Siciliana non ha previsto nel relativi capitolo di bilancio nemmeno un centesimo e quindi i disabili in parola non hanno potuto godere di alcun contributo, nonostante i vari Comuni abbiano regolarmente istruito le pratiche da inviare a Palermo entro il 31 marzo di ogni anno e nonostante l’ Assessorato Regionale competente abbia redatto, la relativa graduatoria.
Non è necessario sottolineare l’alto valore sociale di tale provvidenza per richiedere il vostro autorevole intervento al fine di far prevedere nel relativo capitolo del bilancio regionale le varie somme.
In merito si rappresenta quanto segue:
– da colloqui intercorsi, anche recentemente, con i funzionari dell’Assessorato Regionale è emersa la necessità di trovare tra le pieghe del bilancio o tra eventuali residui in fase di modifiche, i soldi necessari per dare risposta a più di 700 famiglie Siciliane che versano in tale condizione;
– il relativo importo per ogni ano è relativamente basso ed ammonterebbe, secondo la mia proiezione, a circa 1 milione di Euro per l’intera Sicilia;
– nel nostro comune di Enna le domande per gli anni 2009, 2010 e 2011 sono una quindicina e l’importo normalmente concesso ammonta, mediamente, a 5/6 mila euro ciascuno.
Nel ribadire la richiesta di un intervento, porgo distinti saluti.
Enna 21.12.2001 L’assessore alla Politiche Sociali
(Salvo Notararigo)