È così che è iniziata e finita l’avventura di BONACCORSI Cosimo 45enne operaio e VIGLIANISI Piero Antonio 31enne operaio, che nel pomeriggio di ieri dal capoluogo etneo hanno raggiunto l’area industriale di Dittaino e lì dopo aver ben nascosto il loro camion con tanto di braccio idraulico, si sono abusivamente introdotti all’interno del ex polo “FIDIA” attualmente dismesso ed hanno iniziato a smontare infissi. Come noto però il vetro pesa e non è remunerativo, così i due hanno ben pensato di rompere i vetri ed alleggerire le intelaiature, certi che durante le festività natalizie nessuno avrebbe udito i loro rumori, ma non avevano fatto bene i loro conti. Infatti è proprio in questo periodo di ferie dove le fabbriche e gli stabilimenti sono spesso chiusi o comunque vedono ridotta la loro forza lavoro a causa delle ferie, che l’Arma di Enna ha intensificato i controlli con numerose pattuglie h24 che sorvegliano l’intera provincia specie quelle zone isolate ed appetibili.
Così nel pomeriggio di ieri una pattuglia del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, impegnata in un particolare servizio volto a prevenire e reprimere i reati di natura predatoria, transitando nei pressi dello stabilimento Fidia a bassa velocità udiva dei rumori provenire dal retro dello stabilimento. I militari dopo aver avvisato la Centrale Operativa di Enna, che prontamente gli inviava altre due pattuglie di rinforzo, in particolare quelle delle Stazioni di Assoro ed Agira, entrambe impegnate in analogo servizio nelle contrade dei rispettivi comuni, si sono avvicinati di soppiatto con opportuna prudenza, senza farsi vedere fino a che hanno potuto poi con fermezza sono intervenuti intimando l’alt ai due malviventi che però potendo contare ancora su una ventina di metri di vantaggio, sono scappati a gambe levate dirigendosi verso i vicini fondi agricoli il cui terreno in questo periodo è tutt’altro che piatto.
Anche questa volta però le cose non sono andate come speravano i due catanesi, i carabinieri senza indugiare nemmeno un istante si sono lanciati ala loro inseguimento e dopo una lunga e faticosa corsa li hanno raggiunti ed arrestati.
La breve avventura con fuga dei due arrestati si è conclusa presso il carcere di Nicosia dove sono stati associati a disposizione dell’AG.