ENNA. CONSUNTIVO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA SVOLTA DALL’ARMA NELLA PROVINCIA NEL 2011.

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Il bilancio dell’attività svolta dai reparti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Enna nell’anno che sta per concludersi è stata segnata in particolare da due operazioni di servizio, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, che hanno avuto particolare risalto. Nel mese di maggio scorso è stata data esecuzione all’operazione “FIUMEVECCHIO”  che ha permesso di trarre in arresto n. 11 esponenti  di “Cosa Nostra” facenti parte della Famiglia di Enna egemone sul territorio di Catenanuova ritenuti responsabili di associazione mafiosa come previsto dall’art. 416 bis del Codice Penale. Nel mese di novembre è stata la volte dell’operazione “BELVEDERE” che ha interessato il territorio di Barrafranca, nell’ambito della quale è stata data esecuzione a n. 8 ordini di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo, di aver commesso tre omicidi compiuti nell’ambito di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e trasporto di armi e munizioni. L’attività ha permesso di assicurare la giustizia gli autori degli omicidi, fino a quel momento rimasti irrisolti, di CARONTE Salvatore avvenuto in Barrafranca tra il 18 e il 21 novembre 2007, di MAROTTA Maurizio Antonio avvenuto il 26 dicembre 2010 nei pressi del bar Matrix di Barrafranca e di TAMBÉ Gianni avvenuto l’ 11 agosto 2011 all’interno del bar Black Out di Barrafranca. La stessa indagine ha permesso inoltre di effettuare il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre un milione di Euro. Nel marzo del 2011, inoltre, nel prosieguo dell’operazione denominata “OLD ONE”, è stata data esecuzione al sequestro dei beni riconducibili a Salvatore Seminara, già referente provinciale della Famiglia mafiosa di Enna, per un valore complessivo di circa dieci milioni di Euro.
Più in generale, il bilancio dell’attività operativa effettuata dall’Arma nella provincia, si è chiuso con oltre 14.500 servizi preventivi effettuati tra pattuglie e perlustrazioni, con n. 200 persone arrestate e n. 1658 persone denunciate a piede libero. Tra questi vale la pena ricordare l’arresto a Regalbuto di due soggetti che nel gennaio 2011 venivano sorpresi mentre tentavano di effettuare una rapina all’interno di un bar del luogo cercando di asportare l’incasso giornaliero; sempre in Regalbuto nel febbraio 2011, venivano tratti in arresto Pittalà Gaetano 25enne, Spata Giuseppe 24enne,  Di Vita Giovanni 30enne, Rocchetta Vincenzo 28enne e un minorenne, tutti regalbutesi, per aver perpetrato una rapina a mano armata all’interno del locale Bar “Dario”; nel marzo in Agira veniva tratto in arresto Ensabella Gaetano Alessandro, 35enne agirino, ritenuto responsabile di stalking nei confronti della ex moglie; in aprile, in Barrafranca, veniva tratto in arresto Scaletta Vincenzo, 46enne, barrese, per essere stato trovato in possesso di due pistole con matricola abrasa e le relative munizioni, illegalmente detenute; nel maggio in Barrafranca, venivano tratti in arresto per tentato omicidio Terramagra Giuseppe e il figlio Salvatore poiché per futili motivi innescavano una colluttazione che terminava con l’accoltellamento di un 24enne del luogo; nel maggio, in Piazza Armerina, veniva tratto in arresto Scroppo Fabrizio, 47enne piazzese, per detenzione illegale di alcune armi e relativo munizionamento; in Centuripe veniva tratti in arresto i fratelli Conti Mica Samuele e Carmelo, di 25 e 34 anni, tortoriciani, per furto di cavi elettrici delle linee Enel; in Valguarnera veniva tratto in arresto Dieli Gesualdo, 64enne pregiudicato Valguarnerese, per aver detenuto illegalmente una pistola e un fucile con relativo munizionamento; nel giugno, in Assoro veniva tratto in arresto Buttaccio Tardio Giacomo, 65enne, assorino, per aver tentato l’omicidio del fratello a seguito di dissidi sorti per motivi ereditari; in Troina veniva tratto in arresto Iacina Giuseppe Francesco, 49enne, troinese, per stalking; in Regalbuto veniva scoperta una piantagione di oltre 50 piante di marijuana per la quale venivano individuati tre responsabili, tratti in arresto per produzione di sostanza stupefacente; in Luglio, in Troina, veniva tratto in arresto Sproviero Sergio, 59enne, calatino, per truffa aggravata nei confronti di una anziana pensionata dalla quale si faceva consegnare indebitamente 17.000,00 e per proto abusivo di armi da taglio; in agosto, in Agira, veniva tratto in arresto Contino Giovanni, 21enne agirino, per la detenzione illegale di due pistole con matricola abrasa e relativo munizionamento; in ottobre, in Piazza Armerina veniva tratto in  arresto Piazza Angelo, 34enne, poiché ritenuto l’autore di oltre cinquanta scritti oltraggiosi che l’uomo avrebbe inviato in quasi due anni, a firma di un giovane concittadino con lo scopo di farlo perseguire giudiziariamente nell’intento di vendicare i ripetuti rifiuti subiti alle reiterate richieste di favori sessuali; in novembre, in Aidone, veniva tratto in arresto Nicotra Emanuele, 42enne piazzese per detenzione illegale di una pistola; in dicembre, in Valguarnera, veniva tratto in arresto Loggia Calogero 26enne Valguarnerese per stalking nei confronti di una ragazza minorenne; in Palermo veniva tratto in arresto Amodeo Giovanni 29enne palermitano, ritenuto responsabile della rapina all’ufficio postale di Villapriolo avvenuta nel settembre u.s..

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