“Euno figlio delle libertà” è il titolo del libro scritto dal giornalista Paolo Di Marco, uscito nelle librerie e nelle edicole di Enna pochi giorni prima di Natale. E’ pubblicato da EunoEdizioni per un costo di 11 euro. Il volume si articola in 21 capitoli per 172 pagine e tenta di far rivivere l’epopea della Prima Guerra Servile, tra tanta leggenda e sprazzi di storia. Ma rivive soprattutto l’epopea dello schiavo Euno che insieme a migliaia di schiavi e numerosi cittadini ennesi si scagliò contro gli oppressori Romani. Il giudizio degli storici non è univoco, forse in parte influenzato dallo sferzante profilo tracciato da Diodoro Siculo. E così l’autore iniziando il cammino si pone una domanda che sta a fondamento dell’intero volume: “Euno è stato un eroe o un cialtrone?”.
Di certo fu il protagonista della Prima Rivolta Servile, che infiammò gran parte della Sicilia nel II° secolo a.C., ma che ebbe Enna quale suo epicentro. Euno, insieme agli schiavi e a tanti cittadini ennesi, tenne per ben cinque anni sotto scacco l’esercito di Roma, il più potente che la storia ricordi.
Lottò per essere riconosciuto quale uomo e non quale materia grezza parlante.
In quei secoli, a noi tanto lontani, la schiavitù era una condizione usuale. Tutti la consideravano un fenomeno perfettamente normale; solo con l’avvento del cristianesimo fu scritto che invece era la negazione dell’umanità e di Dio. Euno si ribellò al potere Romano semplicemente per rompere le sue catene e dichiararsi prima di ogni cosa: uomo libero. “Chi lotta per la propria libertà e per quella degli altri – sostiene l’autore – non può essere, in nessun caso e in nessun tempo, definito un cialtrone“.
Nel libro, che non è e non vuole essere un saggio storico, si ripercorre quel sogno, la libertà, reso immortale in una terra in cui gli dèi avevano dimora: la Sicilia.
“Euno – afferma Paolo Di Marco – ha segnato una fase storica importantissima della Sicilia, alla fine della Repubblica Romana e immediatamente prima dell‘avvento dell‘Impero. E’ stata così importante che la rivolta è ricordata dalla storiografia come la Prima Guerra Servile, la prima vera ribellione di schiavi. Un momento importante che però ha ricevuto forse troppa poca attenzione“.
Verrebbe quindi da pensare ad un saggio storico: “Ma non è così. Non sono uno storico e non mi è mai balenato in mente la presunzione di mettere su un trattato scientifico. Non avrei le competenze e neanche avrei centrato il mio obiettivo. Il lavoro è più assimilabile ad un servizio giornalistico allargato, più vasto, che intende raccontare di uomini, donne e bambini che hanno sofferto pene e dolori immani. Ma sono gli stessi che testardamente sono andati alla ricerca della libertà fino a pagare il prezzo estremo. Lo fanno in anni quando la schiavitù non era un orrore ma una normale quotidianità, quando il volere di Roma non era un ordine ma una sacra certezza alla quale qualsiasi individuo, animale o cosa doveva essere sacrificata“.
In questo quadro si sviluppa pure uno spaccato di leggenda storia e preistoria di una città, Enna, che venerava la dea Cerere e per questo era riconosciuta unanimemente quale capitale del suo culto.
L’autore
Paolo Di Marco, giornalista e funzionario dell’Ente di Sviluppo Agricolo in Sicilia, è nato ad Enna nel 1960, dove da sempre vive con la moglie Cinzia e le due figlie Marzia e Valentina. Laureato in Scienze della Comunicazione multimediale, all’università Kore di Enna, scrive per il Giornale di Sicilia dal 1983, occupandosi principalmente di politica e di enti locali. In oltre ventotto anni di attività giornalistica ha collaborato con numerose testate ed ha, fra l’altro, diretto la rivista del Comune capoluogo Henna, Tele Oasi e Radio Onda Mix. Nei primi anni ’80 stato uno dei fondatori de La Pagina Ennese. E’ al suo primo impegno letterario.