Dopo che a SALVAGGIO Alessandro, a seguito della sentenza del Tribunale del Riesame, aveva disposto la restituzione i beni sequestrati nell’ambito dell’operazione “Belvedere”, nella giornata di ieri i militari del nucleo Investigativo hanno posto nuovamente sotto sequestro gli stessi beni del valore di 1.000.000,00 di €, notificando all’interessato un decreto emesso dal Presidente del Tribunale di Enna. Inizialmente, il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nissena in piena concordanza con le risultanze di un’apposita indagine patrimoniale svolta dai militari dell’Arma, si era reso necessario poiché il SALVAGGIO era risultato essere titolare o comunque avere la disponibilità, anche tramite intestazioni di beni a nome della moglie, di utilità non proporzionate, nel valore, al reddito dichiarato e alla propria attività di commerciante d’auto, ritenendo, pertanto, che avesse potuto beneficiare di guadagni derivanti dal traffico di stupefacente, reato per il quale lo stesso venne tratto in arresto, unitamente ad altri sette soggetti, proprio nell’ambito della “Belvedere”.
Il 30 dicembre scorso, il Tribunale del riesame, annullando il citato decreto, avrebbe di fatto rimesso nella disponibilità del SALVAGGIO i beni sequestratigli se nel pomeriggio di ieri i militari del Nucleo Investigativo non avessero applicato il decreto emesso dal Presidente del Tribunale di Enna che ha permesso di risottoporre a sequestro gli stessi beni sulla base di quanto previsto dal decreto legislativo del settembre 2011 in materia di antimafia e di misure di prevenzione, ciò al fine di evitare che lo stesso patrimonio possa essere disperso in attesa della conclusione della vicenda giudiziaria. Il provvedimento emesso dal Presidente del Tribunale di Enna scaturisce dall’accoglimento della richiesta dell’applicazione della misura della Sorveglianza Speciale al SALVAGGIO formulata dalla DDA di Caltanissetta negli stessi giorni in cui la stessa A.G. aveva emesso il primo decreto di sequestro preventivo dei beni.
Il SALVAGGIO, venendo quindi sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale avendo già subito una condanna per reati in materia di stupefacenti, si inquadra tra i soggetti contemplati proprio dal recentissimo D.Lgs. 159/2011 che ne va a colpire i beni il cui possesso non possa essere giustificato in base all’estrema esiguità dei redditi dichiarati così come da esito delle indagini patrimoniali esperite.
Il sequestro ha riguardato i sottoelencati già noti beni:
? nr. 1 ditta individuale di commercio di autovetture denominata “Auto Millenium” con sede in Barrafranca;
? nr. 33 autovetture;
? nr. 4 appezzamenti di terreno siti in provincia di Enna e Caltanissetta;
? nr. 2 fabbricati con relative pertinenze adibiti ad abitazione di estensione complessiva di oltre 300 mq. siti in Barrafranca e Pietraperzia;
? saldi attivi relativi a nr. 6 conti correnti, nr. 4 depositi titoli al risparmio, nr. 4 fondi di investimento, nr. 1 carta di credito prepagata postepay, nr. 2 polizze vita, intestati a Salvaggio Alessandro e alla moglie;
? somma contante di denaro di oltre € 50.000,00 e alcuni assegni, rinvenuti e sequestrati all’atto della perquisizione effettuata all’abitazione contestualmente all’esecuzione dell’arresto del Salvaggio, in data 23 novembre u.s..