Quello di Emmanuel, è il primo battesimo dei migrantiprovenienti da Lampedusa che avviene in Sicilia. Emmanuel,ospitato nella comunità piazzese gestita dall’associazione Don Bosco 2000, è nato a Palermo dove la mamma era stata trasferita inelicottero da Lampedusa dopo essere sbarcata con un barcone in pericolo divita. A battezzare il neonato è stato ilvescovo della diocesi monsignor Michele Pennisi che durante l’omelia haricordato la strage dei cristiani che in questo periodo sta avvenendo inNigeria per opera della setta integralista dei Boko Haram “Oggi vogliamo ricordarele vittime degli attentati terroristici contro i cristiani in Nigeria e esprimere la nostra solidarietà ai cristianiperseguitati in Nigeria e in altri paesidel mondo. I cristiani nigeriani – comeha detto il cardinale Anthony Okogie, arcivescovo di Lagos- non si piegherannodi fronte al diktat dei terroristi di Boko Haram, che non hanno il diritto difare certe affermazioni, dal momento che è stato Dio ad averci messi insieme inun’unica nazione, sotto un unico ombrello, in un’unica Nigeria. I cristianinigeriani amano Gesù Cristo, che ci ha insegnato a non rispondere alla violenzacon la violenza. Ci guida l’amore di Gesù Cristo, e se i kamikaze accettano diuccidersi per uno scopo sbagliato, noi cristiani siamo pronti a morire per unfine giusto”. A battezzare il piccolo Emmanuel sono stati il presidente dell’associazione don Bosco 2000 Agostino Sella e la moglie Cinzia Vella che ha detto: “Per noi oggi è un giorno molto importante. E’ un segno di come le culture del mondo possonoconvivere. La convivenza è l’integrazione sono cose difficili da realizzare. Il battesimo rappresenta l’accoglienza della vita. Quello di Emmanuel per noi haun doppio significato. Infatti significa anche accogliere un bambino africanoche proviene da una storia ed una cultura diversa dalla nostra nella società in cui noi viviamo. Troppo spesso gli immigrati si sentono emarginati e noi questo lo dobbiamo evitare”. Nella comunità dell’associazione Don Bosco 2000 sonopresenti altri 6 neonati figli di migranti provenienti dall’Africa, mentre due donne incinta aspettano di partorire.