SANITA’. MIRODDI: DA BALDARI E FICARRA UN ESEMPIO DI CATTIVA EDUCAZIONE ISTITUZIONALE.

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Mi auguro, anche se ci spero poco, che l’arrivo del nuovo anno, magari mediante una speciale intercessione della Befana o dei Re Magi induca il direttore generale della Asl Baldari e il direttore amministrativo Ficarra a mutare atteggiamenti e comportamenti nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. E’ quanto afferma il dott. Salvatore Miroddi, esponente del Psi e Presidente della commissione straordinaria sulla sanità della Provincia di Enna, in una nota diramata oggi. Da mesi – si legge nella nota – la commissione sollecita lor signori a calendarizzare con urgenza un incontro per esaminare i temi e le importanti questioni legate al riordino della politica sanitaria nella nostra provincia e da mesi non riusciamo ad ottenere un benché minimo cenno di risposta.

Personalmente – osserva Miroddi – non ho alcun interesse a conoscere le ragioni per le quali i due super burocrati non trovino il tempo necessario per fornire le risposte a una richiesta di un’interlocuzione più volte sollecitata.

Osservo tuttavia che siccome “chiedere è lecito, rispondere è cortesia” siamo in presenza, al minimo, di un poco commendevole esempio di cattiva educazione istituzionale, e comunque di un atteggiamento che non trova alcuna giustificazione tanto sul piano formale che su quello sostanziale.

Un ulteriore e per nulla necessario esempio – sottolinea l’esponente socialista – di come i “missi dominici” inviati dal Governatore Lombardo intendano misurarsi con i problemi dei territori e, nel nostro caso, di come intendano procedere allo smantellamento sistematico e unilaterale della sanità pubblica nella nostra provincia: infischiandosene della utilità di avviare un’interlocuzione con chi rappresenta, piaccia o no a lor signori, i cittadini che non sono, come loro verosimilmente pensano, sudditi da trattare alla stregua di numeri da spostare da una casella all’altra.

Va infine sottolineato come in questa surreale quanto inaudita vicenda, che è la plastica rappresentazione del livello di assenza di democrazia nel quale è sprofondata la politica siciliana nelle mani di un Governatore che amministra la regione con arrogante superficialità, si sia segnalato per il suo assordante silenzio e la pari inazione il Sindaco della città capoluogo, anch’egli più volte vanamente sollecitato ad attivarsi nel senso auspicato dalla Commissione.

La ragione di tale timidezza probabilmente trova spiegazione nell’errore compiuto dalla commissione che lo ha individuato, a suo tempo, come un possibile autorevole sostegno istituzionale, errore quale porremo subito rimedio – conclude Miroddi – rivolgendoci a chi, sul terreno della tempestività di intervento e della autorevolezza, ha evidentemente ancora molto da insegnare agli esponenti del partito di cui è il capo.

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