CISL E UIL SU COMMISSARIAMENTO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

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In merito alla vicenda del commissariamento della Camera di Commercio di Enna ed in seguito alla nota delle associazioni,  scaturita dal fatto che con le precedenti dichiarazioni sono stati toccati nervi sensibili , causando una reazione scomposta,  si intende precisare che  nessuno intende  mettere  in dubbio che il consiglio della Camera di Commercio abbia svolto i suoi compiti nel rispetto della legge , ma e’ evidente che diversi soggetti ,che oggi hanno avuto una reazione isterica , considerano questi organismi esclusivamente come centro di potere. Per quanto riguarda l’attacco gratuito fatto a Tommaso Guarino, nella qualità di componente il consiglio della camera di commercio di Enna, si fa’ presente che Guarino, in nome di CGIL, CISL, UIL , fin dalla elezione di Liborio Gulino a Presidente della Camera di Commercio di Enna, si e’ posto in maniera critica rispetto al gruppo di potere che gestiva detto organismo.

Infatti occorre puntualizzare che ,in questi anni , Guarino,  nella qualita’ di rappresentante del sindacato dei lavoratori, non e’mai stato coinvolto o reso partecipe alle varie iniziative, designazioni o progetti della Camera di Commercio e ,proprio per questo,non ha mai partecipato all’approvazione  dei bilanci consuntivi relativi a tali periodi.

Bisogna ricordare che fin dall’inizio Guarino, ha operato in seno al consiglio camerale raccordandosi sempre con le segreterie provinciali di CGIL CISL UIL e quindi tutte le azioni conseguenti sono scaturite da decisioni unitarie.

Stante che, a seguito della turnazione della rappresentanza, il componente adesso spetta alla CGIL e ,poiche’ si e’ verificata una divergenza di opinione e di posizione con la CGIL stessa , fin da adesso preannunciamo che chiederemo alle autorita’ competenti di ridiscutere l’ indicazione del nominativo che dovra’ rappresentare CGIL CISL UIL in seno al consiglio della Camera di Commercio.

Come Cisl e Uil  ribadiamo che, secondo noi, è sbagliato il fatto che le associazioni del lavoro e delle imprese valutino il commissariamento della camera come un rischio per la nostra realtà.

Non accettiamo che ci vengano date lezioni di difesa della legalità e di rispetto delle regole in quanto, per noi, la cultura della legalità costituisce una garanzia per tutti i soggetti, sia per le imprese, che comunque pagano il prezzo di una concorrenza sleale, sia per i lavoratori, che pagano il prezzo di una riduzione dei loro diritti, ma anche per la società, che paga il prezzo di una crescita del senso dell’insicurezza.

Lo sviluppo della legalità in Provincia di Enna è possibile, poiché la legalità rappresenta il sistema di regole e di vincoli posti dalla società a garanzia e tutela dei diritti civili fondamentali del cittadino.

La Provincia di Enna deve diventare la provincia del riscatto sociale, capace di attingere ad un immenso giacimento di esperienze responsabili nel mondo delle imprese, del lavoro e del volontariato.

Proprio per questo bisogna battersi per elevare il livello di legalità, della qualità e della sicurezza nei vari settori dell’economia locale, attraverso uno sviluppo serio di sinergie tra organismi di controllo ,società civile e settori produttivi.

Riteniamo che sia un’idea valida e utile , introdurre un sistema basato sulla legalità per valorizzare e premiare le imprese oneste .

E’ a queste imprese che  si dovrebbero concedere agevolazioni fiscali per promuovere la crescita dell’economia sana e legale.

Chiediamo che venga approvato un codice etico per la legalità e contro il racket da parte di tutti i soggetti che sono presenti in seno al Consiglio della Camera di Commercio.

Un codice che escluda qualunque forma di relazione e di collusione con la criminalità organizzata e , per gli associati che dovessero venire toccati da indagini di mafia, prevedere la sospensione al momento dell’inizio delle indagini  e l’espulsione , in caso di condanna definitiva.

Si ribadisce inoltre che per la CISL e la UIL la provincia di Enna e l’ intera Sicilia necessitano di scelte politiche, amministrative e istituzionali che siano il risultato di un confronto di tutti i soggetti, al fine di orientare tali forze nella direzione dello sviluppo del territorio e della promozione del lavoro.

La provincia di Enna si trova in una condizione di emergenza da cui se ne esce con un piano di emergenza a cui anche il governo regionale e nazionale deve concorrere.

Noi siamo pronti  a fare la nostra parte ma occorrono scelte coraggiose e condivise, in discontinuità col passato e finalizzate agli investimenti produttivi e allo sviluppo.

Pertanto chiediamo a tutti gli attori sociali, politici e istituzionali di mostrare la giusta  consapevolezza dell’attuale drammatica situazione economica e sociale e concentrare l’azione sindacale, parlamentare e di governo su concrete strategie per lo sviluppo.

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