EMERGENZA COMPARTO AGRUMICOLO. ELIO GALVAGNO (PD): “A RISCHIO TRENTAMILA POSTI DI LAVORO. DICHIARARE SUBITO LO STATO DI CRISI”.

“Affrontare l’emergenza e riconoscere immediatamente lo stato di crisi di mercato, per tentare di ridurre i danni della gravissima situazione che sta investendo il settore agrumicolo, mettendo letteralmente in ginocchio una delle attività principali dell’agricoltura nella nostra isola”. Così Elio Galvagno, deputato regionale del Pd e primo firmatario di un’interrogazione all’Assessore all’Agricoltura, con cui si chiede di intraprendere “opportune ed urgenti iniziative nei confronti del Governo nazionale per dare risposte alle migliaia di produttori agricoli e di braccianti siciliani” , che – si legge nel testo dell’interrogazione – proprio in questi giorni contestano l’assenza di interventi sia del governo nazionale che di quello regionale per fronteggiare la difficile situazione congiunturale nel comparto agrumicolo e per superare le difficoltà economiche causate dalla crisi di mercato.
“La situazione del settore è drammatica – dice l’On. Galvagno – con costi di produzione che, tra il 2000 e il 2012, hanno subito l’aumento del 31 per cento, mentre nello stesso arco di tempo i prezzi all’origine sono rimasti invariati. Conseguentemente,  su circa 200 mila imprese attive in Sicilia, sono oltre il 20 per cento quelle a rischio chiusura nel 2012, per un totale di circa 3 milioni di giornate lavorative in meno ed un taglio di 30 mila posti di lavoro”.
Per questo – continua il deputato del Pd – serve un intervento immediato per arginare una crisi pesantissima per il settore agrumicolo e per tutto il comparto agricolo siciliano, che richiede misure straordinarie”. In particolare l’On. Galvagno, e con lui i deputati del Partito Democratico Giuseppe Lupo, Roberto Ammatuna, Giovanni Barbagallo, Nino Di Guardo, Bruno Marziano, Concetta Raia, Franco Rinaldi e Salvatore Termine, chiedono nell’interrogazione all’Assessore per le Risorse Agricole e Alimentari di intervenire presso il Governo nazionale per “dichiarare lo stato di crisi per tutto il settore agrumicolo e la conseguente esenzione dal pagamento degli oneri fiscali e previdenziali; promuovere l’estensione dei benefici previsti per le avversità atmosferiche anche ai danni economici provocati dalla crisi di mercato; richiedere un adeguato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale e, di concerto con la Regione siciliana, un intervento finanziario per favorire il conferimento del prodotto a scopi umanitari; richiedere per il prossimo triennio la riduzione degli oneri previdenziali per le aree montane e svantaggiate; sospendere l’obbligarietà del Durc; bloccare per le aree agrumetate la rivalutazione degli estimi catastali; promuovere un’intesa da sottoscrivere fra Ministero del Tesoro, Regione Siciliana, ABI e organizzazioni agricole per riconoscere ai produttori agrumicoli crediti agevolati.
“Il settore degli agrumi – conclude l’On. Galvagno – è vessato da costi di produzione sempre più alti e prezzi di vendita sempre più bassi. Per questo bisogna agire, prima che sia troppo tardi, per modificare i rapporti all’interno della filiera agro-alimentare e riequilibrare la catena del valore, al fine di assicurare la giusta remunerazione dei produttori e favorire la ripresa dei consumi alimentari”.