ENNA. RIUNIONE FORUM REGIONALE PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI

Sabato 18 febbraio presso un noto locale di Pergusa si terrà per l’intera giornata la riunione dei forum, dei comitati e associazioni che da anni si battono a difesa dei beni comuni, quali l’acqua, i rifiuti, il territorio, l’ambiente, la salute, lo studio, ecc. Nella prima mattinata la riunione sarà dedicata al problema acqua ed alla sua ripubblicizzazione dopo il referendum del 12-13 giugno con il quale la maggioranza degli italiani si sono espressi per l’acqua pubblica. Il forum ha potuto constatare che ad oltre sei mesi dall’esito referendario nulla è cambiato e le leggi che ripubblicizzano il servizio idrico sono ferme nelle Commissioni Parlamentari della Camera e dell’Assemblea Regionale. La stessa eliminazione in bolletta del profitto del 7%, garantito al gestore privato, la cui eliminazione doveva essere automatica, secondo la Corte Costituzionale, sembra un qualche cosa di cui nessuno voglia parlarne.

Il forum approfondirà i vari problemi generali e si intratterrà anche sulle vertenze in atto sul territorio, come i commissariamenti dei Comuni che si rifiutano di consegnare le reti e gli impianti (in provincia di Enna c’è solo Barrafranca come Comune interessato).

Nella seconda parte della mattinata e nel prosieguo della riunione, nel primo pomeriggio, il forum dell’acqua, assieme alle decine di associazioni e comitati sorti in Sicilia a difesa dei beni comuni, discuteranno per la prima volta di poter costituire un forum regionale a difesa “dei beni comuni”  ed eventualmente getteranno le basi per come meglio strutturarsi nel territorio e a livello regionale.

Alla luce di quanto in questi giorni si sta decidendo a livello nazionale sulla  c.d. liberalizzazione dei servizi pubblici locali, che a parere di chi scrive si tratta di una vera e propria privatizzazione dei servizi pubblici locali (in palese violazione all’esito referendario relativo al quesito n. 1), è ora di organizzare un movimento di difesa di tutti i beni comuni che coinvolga la gente, le popolazioni e le istituzioni.

La riunione dovrebbe chiudersi con la costituzione di alcune commissioni di studio che nel giro di breve tempo portino all’assemlea costituente una  proposta organizzativa, che sia la più partecipata possibile e una proposta condivisa con i territori ai quali dovrà fare riferimento tutta l’azione.

p. il comitato promotore Carlo Garofalo   

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